Liguria: mascherina all’aperto, obblighi e controlli

Primo giorno di zona gialla, anche in strada bisogna coprire naso e bocca. "E’ il momento di aumentare le difese, senza fare errori"

In zona gialla mascherine obbligatorie anche all’aperto

In zona gialla mascherine obbligatorie anche all’aperto

La Spezia, 21 dicembre 2021 - Tutta la Liguria da ieri ufficialmente in zona gialla. Il Natale 2021 in Liguria si tinge di giallo, sicuramente meglio del rosso dello scorso anno, ma resta comunque alta l’attenzione sulla curva dei contagi. Tra i fattori determinanti per il ritorno nelle fasce di rischio sicuramente pesa il numero dei posti letto occupati in terapia intensiva. Sul Portale Covid-19 dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali l’asticella della Liguria dal 13 dicembre ha segnato dati superiori al 10% per le presenze in terapia intensiva, determinando il ritorno in zona a basso rischio, identificata con il colore giallo. Ma come è andata la prima giornata con il ’cambio’ di colore? Girando ieri per la città non tutti sembrano aver recepito le norme di comportamento, l’obbligo di mascherina all’aperto (unica nuova restrizione rispetto alla zona bianca) viene ignorato da alcuni cittadini. Alcune persone, una minoranza, camminavano senza mascherina anche nelle vie principali del centro. Già ieri sono scattati i primi controlli da parte della polizia locale. Ma la maggior parte invece ha seguito le indicazioni proteggendosi il volto anche all’aperto. Umori e pareri di incrociano fra i cittadini sulla situazione pandemica in città e in tutta la Liguria.

Ad esprimere il suo parere sulla situazione è Mario Carro . "Assegnare alla Liguria il colore giallo è stato inevitabile, la variante Omicron preoccupa e i dati non sono confortanti. Per quanto mi riguarda, ho fiducia negli esperti e se la mascherina all’esterno viene considerata un valido aiuto per contrastare l’aumento dei contagi, è importante portarla per salvaguardare se stessi e gli altri". Anche Rino Lotti si esprime in merito all’obbligo di mascherina e spiega: "Io porto sempre la mascherina anche all’esterno, però capisco che sia complesso fare in modo che tutti rispettino questa regola, specialmente in zone poco affollate, tuttavia considerando la situazione in cui ci troviamo è opportuno avere un senso di responsabilità maggiore". 

Se l’obbligo di mascherine all’aperto può aiutare a contenere i contagi, secondo alcuni a mancare sono i controlli nei luoghi maggiormente frequentati. Lorenza Soligo per lavoro entra spesso nell’ospedale di Sarzana. "A noi è stato chiesto di prestare molta attenzione e di proteggere tutto il corpo con i camici appositi quando accediamo ai reparti, però purtroppo nella vita quotidiana, specialmente per quanto riguarda feste e locali, non vedo l’accortezzâ di cui c’è bisogno, basta un positivo asintomatico a infettare molte persone – prosegue Soligo – senza tracciamento dei positivi è difficile arginare il contagio".

La preoccupazione fra la gente c’è e riguarda soprattutto l’aumento dei contagi, resta anche la paura di nuove restrizione che peserebbero sull’economia; tra i grandi assenti vi è sicuramente un sistema di tracciamento efficace che potrebbe aiutare nel contenimento, in particolare nei luoghi dove avvengono maggiori scambi e nei quali c’è la cattiva abitudine di muoversi senza mascherina. 

Ginevra Masciullo