Lutto: il ciclismo piange la scomparsa di Vittorio Adorni

I ricordi in Toscana del campione parmense

Vittorio Adorni al centro alla festa del Bici Club a Narnali di Prato

Vittorio Adorni al centro alla festa del Bici Club a Narnali di Prato

Toscana, 24 dicembre 2022 – Ogni anno e lo ha fatto varie volte, Vittorio Adorni, il grande campione di ciclismo iridato a Imola nel 1968 che ci ha lasciato alla vigilia di Natale veniva volentieri in Toscana ospite a Narnali di Prato, della splendida festa del Bici Club organizzata da Enzo Ricciarini e che raduna attorno a grandi tavolate gli ex campioni del ciclismo toscano e di altre regioni. Vittorio Adorni si presentava puntuale, sempre elegante e riservato, un signore in tutti i sensi, nel parlare e nei comportamenti. Un campione in sella alla bici basta scorrere il suo curriculum, e nella vita di tutti i giorni con stile, garbo e competenza.

Il ciclismo piange la morte di Adorni

L’ultima volta che lo abbiamo incontrato in questa festa pratese del Bici Club che si svolgerà prossimamente, sabato 21 gennaio sempre presso il Salone della Parrocchia di Narnali di Prato, Vittorio Adorni ci diceva delle poche occasioni in cui si era imposto in Toscana da corridore compreso le tappe ai Giri d’Italia ai quali aveva preso parte. Ricordava nell’anno in cui dominò e conquistò a Imola la maglia di Campione del Mondo, il successo nel Criterium a Larciano in provincia di Pistoia e nel 1970 un’altra vittoria sul circuito di Ponte a Egola in provincia di Pisa.

Parlava sempre della sua carriera ma soprattutto del ciclismo di oggi e si confrontava con coloro che gli facevano domande, sempre in modo garbato e con grande competenza. Aveva una particolare ammirazione per quei corridori che vincevano con un’impresa, scattando a diverse decine di chilometri dal traguardo, senza insomma aspettare gli ultimi chilometri per attaccare e cercare di vincere. Lui vinse il mondiale di Imola con una fuga di 90 km e quasi dieci minuti sul secondo classificato. Oggi Vittorio Adorni lo piangono gli sportivi e gli appassionati di ciclismo e la prima risposta anche in Toscana alla notizia della sua morte in ospedale all’età di 85 anni, è che ci ha lasciato un campione e un signore con la “S” maiuscola.                                               

Antonio Mannori  

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