Prandelli punta sull’orgoglio e Ribery

"La squadra vuole reagire dopo lo 0-6, so che giocheremo una grande partita. Franck è un campione, sarà decisivo"

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FIRENZE

Vincere per non fare peggio di un anno fa al giro di boa, per eguagliare il numero di punti (21, oggi sono 18) e le vittorie (5, oggi 4). Cesare Prandelli ha una missione ben precisa e non ha dubbi: "Non soffriremo della sconfitta di Napoli, ho visto voglia di reagire: dobbiamo trovare il successo a tutti i costi. Con Ribery ci sono stati i dovuti chiarimenti, è un campione: ci farà vincere lui. Dovremo essere efficaci e quasi spietati, pur rispettando il nostro avversario, un Crotone che gioca un calcio pensato e per niente improvvisato".

E’ questione d’orgoglio dopo i sei schiaffi rifilati dal Napoli al Maradona e forse anche qualcosa di più. "Quando fai l’allenatore, se hai paura dell’esonero devi cambiare mestiere. Viviamo sul risultato. Ma non ho sensazioni di pressione maggiore: l’incontro con Rocco (Commisso, ndc) è stata una conferma delle sue qualità umane. E’ un positivo che guarda sempre avanti. C’è grande sintonia".

Adesso c’è da provare a restituire un mezzo sorriso proprio al presidente che dal suo ritorno in Italia, in questo nuovo anno, non ha ancora visto vincere la sua squadra dal vivo (col Cagliari non era ancora arrivato), ma soprattutto da allontanarsi ancora di più dalla squadra di Stroppa, indietro di 6 lunghezze. Lo scatto per la salvezza deve arrivare già oggi, come viatico in vista della sfida col Torino della prossima settimana, nel primo dei due faccia a faccia contro la paura. "Ci giochiamo tanto, ma ho molta fiducia nella mia squadra. Dobbiamo migliorare: nel calcio non bisogna vivere le situazioni di pancia. Abbiamo riflettuto anche sui gol incassati nei primi minuti di gara: va bene aver voglia di aggredire e stare alti, ma con questa capacità bisogna anche difendere".

Su una cosa Prandelli non ha dubbi, non ha sbagliato ad accettare la sfida di tornare sulla panchina viola: "A volte sì, parenti o amici stretti mi domandano chi me lo abbia fatto fare di accettare, ma io ho scelto col cuore. Queste sono le scelte più emozionanti e anche più belle e in situazioni come queste, alla lunga, i risultati arrivano. E poi, nelle difficoltà non ci si tira indietro".

I numeri sono dalla parte dei viola. La Fiorentina, al Franchi, nelle ultime cinque gare interne è imbattuta (quattro pareggi e una vittoria, col Cagliari) e il Crotone, fin qui, in trasferta ha messo insieme appena due punti, ma non per questo si potrà sottovalutare nulla. "I nostri avversari giocano su idee consolidate. Hanno sempre equilibrio, ma non sono perfetti. Per questo dobbiamo cercare noi le posizioni giuste, giacché abbiamo anche intravisto dove. Il tridente? Il problema non è cambiare una scelta, ma trovare la giusta misura. Se tutti rientrano, compatti, puoi sopportare anche il peso di una squadra a trazione anteriore".

Saranno i giocatori più rappresentativi a indicare la strada, Prandelli non ha dubb. Sul fronte formazione c’è ancora qualche dubbio: come sempre si deciderà all’ultimo: "Valuterò dopo l’ultima rifinitura di domani mattina (oggi, ndc), tempo permettendo". Sullo stadio e sulla battaglia che sta portando avanti il presidente, invece, il tecnico non aggiunge nulla: "Non è il momento per dire quello che penso io. Il presidente ha grande entusiasmo e voglia di lasciare qualcosa alla città".

Francesca Bandinelli

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