Porta Romana, rincorsa possibile La scossa di Carobbi: "Avanti tutta"

E’ un Porta Romana che ha concluso la prima parte della stagione in una posizione di classifica non esaltante per il blasone, Un terzultimo posto del girone "B" ancora rimediabile se si mettono in preventivo le sedici gare rimaste da giocare del campionato che si rimetterà in moto domenica. La squadra nell’ultima gara del 2022 ha mostrato segnali di crescita, ma dalle prossime sfide occorrerà ritrovare anche più qualità in alcuni dei suoi giocatori di spessore. Ultimamente per volere della società del presidente Cirri, Stefano Carobbi (responsabile area tecnica) è passato sulla panchina per rimetterla prima possibile sulla strada giusta. L’operazione ha mostrato gli aspetti positivi, senza negare ancora quelle difficoltà palesate sempre dal reparto offensivo nel finalizzare in alcune conclusioni.

"Nell’ultima partita dell’anno, finita senza reti, la Chiantigiana aveva schierato i rinforzi dimostrando una crescita in ogni reparto. Ma noi, leggendo i numeri, inconfutabili, della partita abbiamo costruito più o meno le stesse azioni, giocando alla pari. Ci è mancato solo il gol. Pertanto, occorrerà lavorare molto per perfezionare i meccanismi, cercando di essere più concreti sotto porta".

Quindi dai quattro giocatori arrivati dal mercato si aspetta, insieme alla squadra, un salto di qualità?

"Per rimpiazzare le uscite di Calonaci (Montalcino, ndr), Bertini (Fortis) e Mallardo (Cerretese), sono arrivati Lassina Diabatè (1965) difensore, proveniente dalla Val Di Non; Francesco Frijia (1992) esterno di attacco ex Rignanese e Antella; Ayoub Nounou, esterno di centrocampo dalla Nuova Novoli e Niccolò Manetti, difensore centrale dal Viaccia. Tutti buoni giocatori che con il gruppo cercheranno di portare fuori dalla linea di galleggiamento il Porta Romana distante solo di quattro punti".

Che idea si è fatto di questa andata finito in archivio?

"In ogni turno i risultati hanno messo in risalto che in campionato domina un certo equilibrio. Per quello che ho visto non ci sono valori tecnici eccelsi: spesso sono gli episodi o la casualità a decidere le partite".

Giovanni Puleri