E' morto Quercetani, la penna dell'atletica internazionale

Giornalista di razza, grande statistico e conoscitore degli atleti di tutto il mondo, si è spento a 97 anni

Roberto L. Quercetani

Roberto L. Quercetani

Firenze, 13 maggio 2019 -  E’ morto Roberto Luigi Quercetani, giornalista sportivo, esperto della storia dell’atletica leggera internazionale. Fiorentino puro, era nato nel maggio del 1922 tra il ponte Vecchio e il ponte Santa Trinita,. Appassionato di lingue, Quercetani era un autentico poliglotta, in grado di scrivere anche per giornali inglesi e tedeschi. Era stato redattore capo della rivista statunitense "Track and Field", pubblicata in California e ha collaborato a lungo con "La Nazione". Gianni Brera lo volle come collaboratore della «Gazzetta dello Sport».

Scrisse anche per  "Il Messaggero". Fu un giornale finlandese a mettersi per primo in contato con lui. Presente alle Olimpiadi di Helsinki, Mosca, Roma, Barcellona, Seul, Melbourne. Nel 1948 scrisse la prima pubblicazene sull’atletica. E’stato tra i fondatori, e fino al 1994 presidente, dell’archivio storico dell’atletica italiana di Bruno Bonomelli. Nel 2012 è stato insignito del premio più prestigioso dell’atletica mondiale. Autore di sette libri, con la sua associazione di statistici pubblicava ogni anno in inglese un almanacco sull’atletica. Dopo la guerra lavorò come interprete tecnico per le forze alleate in Italia. La semplicità era la linea di condotta della sua vita. Amava ripetere: "Sono prigioniero della libertà". Alla moglie Maria Luisa le condoglianze del nostro giornale e in particolare dai chi scrive queste righe, perché fu lui ad avviarlo al giornalismo.

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