Mito Armandino: la storia, il calcio, l’atleta generoso

Premiato "Armando Picchi. Un uomo libero", il documentario firmato da Roberto Davide Papini

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Livornese doc, diventato grande a Milano come capitano della Grande Inter degli anni Sessanta (quella di Angelo Moratti e del “mago“ Herrera), Armando Picchi è uno dei miti del calcio italiano e internazionale. A 50 anni dalla morte (avvenuta il 27 maggio 1971 a 36 anni ancora da compiere) Armando, per i livornesi da sempre “Armandino“, torna a vincere grazie al documentario realizzato da La Nazione che si è aggiudicato la Ghirlanda d’Onore, il premio più importante per la categoria “Movies & TV Football Feature” all’edizione 2021 dello Sport Movies & Tv, il festival internazionale di Milano che premia i documentari e le produzioni audiovisive che hanno come tema lo sport. L’autore del documentario, “Armando Picchi. Un uomo libero“ è il giornalista de La Nazione Roberto Davide Papini, che ha deciso di raccontare il campione, ma soprattutto l’uomo con la sua profondità e generosità, il suo carattere tipicamente livornese, tra ironia e carisma. Un viaggio affascinante tra Livorno e Milano (con le riprese di Alessio Novi e Daniele Vola e il montaggio di Michele Coppini e Marco Chirici), accompagnati dalle testimonianze della famiglia Picchi (a partire dal figlio Leo), degli amici di “Armandino” e poi interventi di Massimo Moratti, Igor Protti, Cristiano Lucarelli, Egidio Morbello, Novilio Bruschini, Roberto Tancredi, del sindaco Luca Salvetti, di Vezio Benetti e via dicendo.

Emerge il ritratto di una persona straordinaria, un leader al servizio degli altri e sempre pronto ad aiutarei senza farlo mai sapere. Nelle prossime settimane “Armando Picchi. Un uomo libero“ sarà pubblicato sul sito web de La Nazione. Per La Nazione si tratta della quarta partecipazione a “Sport Movies & Tv” e del quarto premio sempre con documentari realizzati da Papini: nel 2017 con la vittoria della Ghirlanda d’Onore per "Fiorentina 19551956. Campioni per sempre"; nel 2018 con la Menzione d’Onore per "Quando Bartali fece un ’48" e nel 2019 con il premio “Gentleman Fair Play” con "Romeo Menti: l’ala granata con il giglio nel cuore".

c.z.

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