La rivincita di Italiano. "Cuore, testa, identità. In campo con ferocia»

Vincenzo Italiano si prepara alla finale con determinazione e concentrazione, puntando sulla rivincita e sull'identità del suo team. L'attesa è carica di tensione e di speranza, con un occhio al presente e uno al futuro incerto.

Il concetto della vigilia è quello della rivincita. Partita da giocare con "il fuoco dentro". Vincenzo Italiano non ci gira troppo intorno. E’ carico come una molla, ormai l’attesa sta per finire. "Questa partita dobbiamo giocarla come vanno giocate le finali. Io sto vivendo una grande attesa, per noi è una sorta di rivincita. I percorsi europei sono difficili, siamo stati bravi a tornare in finale ma adesso dobbiamo essere concreti e concentrati. Dobbiamo giocare col fuoco dentro e dare tutto quello che si ha.". Concetti chiari, Italiano indica la strada. "Non dobbiamo mai perdere la nostra identità, mostrando il credo calcistico che ci ha permesso di arrivare in finale. Anche un semplice fallo laterale battuto bene è un dettaglio che può fare la differenza. Non c’è tempo per replicare, non voglio rivedere le facce di Praga".

Italiano prova ad allentare la tensione. Domanda su El Kaabi, come fermarlo. "Abbiamo portato le catene e i lucchetti...", poi torna serio quando gli viene chiesto del suo futuro. "Il telefono spesso è spento, non voglio distrarmi. Pensiamo a questa partita, poi si valuterà tutto". L’ultimo pensiero va a Commisso. "E’ carico come sempre. Dentro lo spogliatoio ci sono le immagini sue e di Joe. Qualche goccia di sudore va buttata in campo per loro".

Alessandro Latini

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