Il rigore è un caso politico

Fiorentina: difficile pensare che Vlahovic abbia fatto un passo indietro

Paolo Chirichigno

Paolo Chirichigno

Firenze, 24 ottobre 2021 - Tutto ruota attorno al rigore tirato da Biraghi (che fino ad allora aveva sbagliato due passaggi elementari di fila). Vlahovic, ancora lui, al centro della Fiorentina. Dusan era andato per batterlo, poi è successo qualcosa e la scelta è cambiata. Non crediamo abbia deciso lui (di carattere, ama le sfide e i rischi) e non lo avrebbe nemmeno spaventato più di tanto sbagliarlo, quel rigore. O magari ha fatto un passo indietro, chiedendo consiglio a Torreira (il vero uomo guida della squadra). Meglio procedere per vie gerarchiche, lasciando il compito a chi porta la fascia di capitano, Biraghi, che non ha sbagliato.

Parliamo ancora di Vlahovic perché per uno scherzo del destino (?) si è scambiato il ruolo con Biraghi medesimo nel tirare le punizioni. Sulla prima ha segnato (Cragno in ritardo), la seconda era talmente bella da meritare il gol, e difatti è finita fuori di pochissimo.

Risposta ottima della Fiorentina come gruppo, nessuno ha tenuto il muso per decisioni a sorpresa (torna il tema del rigore e della formazione). Saponara ispirato finchè ha retto, Nico più cattivo e concentrato. Se fu vera ripresa lo sapremo mercoledì sera in casa della Lazio ma soprattutto  il 6 novembre allo Juventus Stadium. Sarà il derby di Vlahovic?

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