Esposito e Girolamo, due argenti Ai fiorentini manca solo l’acuto

Nazionali sul ring di Avellino. Gli atleti di Apf e Boxing club. perdono in finale da Cordella. e Clemente Russo

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Due medaglie d’argento agli Assoluti d’Italia, ma il bottino poteva essere migliore. I pugili fiorentini Matteo Girolamo del Boxing Club Firenze e Leonardo Esposito dell’Accademia pugilistica Fiorentina escono sconfitti dalla finale dei Campionati italiani 2020 che si sono svolti nei giorni scorsi ad Avellino. Esposito, nella categoria 49 kg, è testa di serie, così accede direttamente alla semifinale dove incontra il campano Magliacano. L’allievo del maestro Leonard Bundu mette in mostra il suo pugilato fluido, fantasioso, dimostrando un’ottima mobilità e padronanza del ring, che gli valgono un successo netto. In finale si trova di fronte Cordella. Dopo una buona prima ripresa, il fiorentino non riesce più ad essere efficace. L’avversario è bravo a togliergli la misura e a farsi valere sia alla corta distanza che in fase di rimessa, controllando l’azione dell’atleta dell’Apf. Per Esposito, quindi, medaglia d’argento, proprio come lo scorso anno.

Capitolo Girolamo: il 23enne di San Giorgio a Colonica, campione uscente nella categoria 91 kg, in finale è opposto al due volte argento Olimpico e campione Mondiale Clemente Russo. L’atleta di Turchi impone il ritmo e affronta le tre riprese del match sull’attacco, mentre Russo gioca sulla difensiva chiudendo tutti gli spazi. Girolamo pressa con veemenza piazzando più colpi al bersaglio, Russo tenta di replicare, talvolta con colpi puliti, ma spesso non andando a segno. Al pugile di Marcianise manca anche la mobilità dei tempi migliori per sottrarsi all’azione dell’avversario. Il verdetto finale fa discutere: due riprese per Russo, una per il fiorentino, quella in cui fa sentire la potenza dei suoi ganci e montanti al viso dell’avversario. "Sono contento perché ho fatto un’ottima prestazione" dice Girolamo che, tra le altre cose, arrivava alla finale con la mano sinistra infortunata. "Vorrei ringraziare il mio maestro Leonardo Turchi, Simone Aveni che è il secondo all’angolo – continua – e anche Eduardo Giustini e Fabio Turchi che mi hanno fatto da sparring partner". Archiviati i campionati italiani (e il verdetto discutibile), Girolamo guarda al futuro con ottimismo: "I prossimi incontri saranno di maggiore importanza".

Barbara Berti

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