Castro in panca Gioca Amrabat E Malcuit va ko

Difesa e attacco, confermato l’assetto Prandelli. Pulgar regista, Bonaventura interno di centrocampo

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Sono tante le variabili che, gioco forza, condizioneranno la prima formazione viola dell’era Iachini bis nel match di oggi pomeriggio a Marassi contro il Genoa. La voglia di tornare in campo all’interno dello spogliatoio è stata palpabile nel corso di tutta la sosta (le risposte della squadra, almeno nelle sedute, sono state più che positive) ma al momento dell’ultima riunione tecnica l’allenatore dovrà valutare due aspetti basilari: lo stato fisico dei giocatori tornati dagli impegni con le proprie Nazionali e, soprattutto, l’esito del tampone molecolare che questa notte hanno sostenuto i violazzurri Biraghi e Castrovilli. La disponibilità del terzino e della mezzala è ancora sub iudice (i due peraltro hanno viaggiato in direzione Genova separati dal resto della squadra, per limitare le occasioni di contagio) ma nella testa del mister solo uno è destinato a partire dall’inizio. È il caso dell’ex Inter, che dopo i problemi al piede a fine marzo (e il ribaltone sulla panchina) torna ad essere il primo indiziato a presidiare la fascia sinistra, con Caceres in vantaggio su Venuti per il ruolo di terzino destro (Malcuit è andato ko e non è stato convocato) e il blocco centrale che - a meno di sorprese - dovrebbe essere costituto da Pulgar in regia con Amrabat e Bonaventura in posizione di interni.

Si dovrebbe ripartire, dunque, da dove Iachini aveva interrotto il suo filo, ovvero da quel 3-5-2 più equilibrato che aveva fruttato lo 0-0 di Parma lo scorso 7 novembre, un risultato che non era bastato al tecnico per evitare l’esonero. Il grande escluso, dunque, dovrebbe essere almeno dall’inizio Castrovilli, anche se il suo nome resterà in ballottaggio fino all’ultimo. Non cambierà nulla sia in difesa che in attacco: il terzetto ormai collaudato davanti a Dragowski (che ha visto nel mini ciclo Prandelli la promozione a titolare di Quarta) non varierà, con l’ex River confermato assieme a Milenkovic e Pezzella mentre davanti Ribery agirà a supporto di Vlahovic, sul quale Iachini ha lavorato molto nel corso degli ultimi giorni. E chi ha parlato col serbo lo descrive più carico che mai.

Andrea Giannattasio

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