Bianco, che bella sorpresa Saponara studia da titolare

La ’Top Five’ dei viola al termine delle due settimane di ritiro a Moena. Personalità e tanta qualità: ecco la ’foto’ del giovanissimo centrocampista

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La Fiorentina che è ripartita ieri dalla Val di Fassa lo ha fatto ancora una volta con il sorriso sulle labbra (il marchio distintivo che ha caratterizzato il ritiro viola) ma soprattutto con un bagaglio pieno zeppo di speranze in vista del futuro. Certo, la rosa di cui ha potuto disporre in Trentino mister Italiano ha dovuto fare i conti con le pesanti assenze di sei Nazionali e di un giocatore, Amrabat, che al momento sembra di difficile collocazione nello scacchiere tattico che ha in mente l’allenatore, ma le note liete relative a qualche singolo non sono ugualmente mancate. Voti specifici ai calciatori il tecnico non vorrà forse mai assegnarli (per ora si è limitato a dare un "giudizio altissimo" allo spirito visto durante il periodo di lavoro a Moena) eppure dopo due settimane tra le Dolomiti ci sono già alcuni profili che si sono messi in luce rispetto ad altri e che si candidano a vivere una stagione da protagonisti.

Il voto più alto di tutti se lo merita uno dei più giovani della comitiva, Alessandro Bianco: per il centrocampista classe 2002 (10 in pagella) l’esperienza in prima squadra è stata la più importante della sua fin qui giovane carriera, una chance che il baby regista ha saputo sfruttare alla grande, impressionando per la personalità e le giocate offerte sul campo: "Può essere dei nostri" ha raccontato Italiano venerdì dopo l’ennesima prova di qualità di Bianco, al quale la Fiorentina ha fatto firmare il primo contatto da professionista fino al 2023 a marzo. Sul podio dei migliori, senza dubbio, anche Dusan Vlahovic (voto 9): capocannoniere del ritiro con otto gol in tre gare, il serbo merita un giudizio molto alto non solo per la leadership e il carisma che ha mostrato tutti i giorni in allenamento ma anche per il modo in cui ha saputo convivere con le tante voci sul suo conto: tra un rinnovo sempre più vicino e le sirene della Premier, il bomber ha preferito mettere in pratica l’assioma del "testa bassa e lavorare".

Menzione speciale anche per Riccardo Saponara (voto 8), forse colui che ha stupito di più tra gli "esperti" presenti in ritiro: oltre alla conferenza a cuore aperto in cui ha confessato di sentirsi un punto di riferimento per il gruppo, l’ex Empoli ha stupito per l’abnegazione con cui ha saputo reinventarsi nel ruolo di esterno, risultando peraltro tra i più efficaci: in attesa di vedere all’opera Gonzalez, ad oggi la maglia da titolare spetta a lui. Voto 7, infine, per Riccardo Sottil e Cristiano Biraghi: il figlio d’arte, a cui forse manca ancora qualcosa per essere l’esterno ideale che cerca Italiano, ha deliziato tutti per il suo tocco di palla e i gol ad effetto, mentre il terzino - da leader del gruppo - si è fatto apprezzare sia sul campo sia per come ha scelto di dribblare le critiche sul suo conto.

Andrea Giannattasio

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