Accuse e vecchi rancori La doppia sfida di Italiano

L’amore, i successi, il divorzio: con lo Spezia non sarà mai una partita normale. Le critiche dei bianconeri e il carattere di un tecnico che sa di essere bravo.

di Angelo Giorgetti

Il sospetto è che Italiano abbia sempre pensato di essere parecchio bravo e due estati fa a Moena, durante un confronto con alcuni tifosi dello Spezia arrivati in Trentino senza mazzi di fiori, ma piuttosto con un bagaglio di rancore, l’allenatore viola esplose con le vene del collo in modalità 3D: "Lo sapete che sono stato sottopagato per due anni?".

I meme invasero il Web e il più tenero fu quello con il cartello stradale di La Spezia che riportava, tra parentesi, la scritta ‘città di sottopagati’ (con la foto di Italiano imbronciato).

Vabbè, si scherza. Ma mica tanto. I rapporti sono sempre rimasti cordialmente tesi e i due strepitosi anni passati da Italiano a La Spezia (promozione in serie A e salvezza raggiunta nella stagione successiva, prima della virata estiva verso Firenze) fanno parte ormai di un archivio chiuso a chiave.

Tante parole e una verità: Italiano è bravo davvero. Lo ha dimostrato a Firenze trasferendo nuovo sangue nelle vene di un gruppo in catalessi che aveva sfiorato due volte la serie B (subito la qualificazione in Conference League) e soprattutto rimettendo in sesto la seconda stagione, che era cominciata malino per indirizzarsi, in modo in apparenza inesorabile, verso una pessima fine per i tanti problemi e i pochi risultati.

E invece no, Italiano-l’integralista ha dimostrato a tutti di essere uno degli allenatori più disposti a cambiare, assumendosi tutti i rischi del caso: nuovo modulo, addio alla religione del possesso palla, novità tattiche in corso d’opera (fra queste, il centrale difensivo che sale a centrocampo, mentre anche Dodo si accentra con Amrabat che si abbassa sulla linea della difesa). La Fiorentina è diventata una palestra tattica e la soluzione di Castrovilli mediano a San Siro contro l’Inter (gran partita, fra l’altro) ha dimostrato che Italiano lavora sulle gambe, ma anche sul cervello dei giocatori. Convincendoli anche a cambiare e mettersi in gioco in situazioni che non appartengono alla loro zona di comfort.

Lo Spezia quest’anno è partito malino e da quando in panchina c’è il fiorentino Leonardo Semplici sta ritrovando la quadra (6 punti in 5 partite, compresi i 3 per la vittoria contro l’Inter). Di sicuro i due tecnici si abbracceranno prima del match: almeno fra loro, la stima è altissima.

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