Firenze, 5 dicembre 2013 - Oltre a quello di oggi sembra che gli autisti Ataf stiano decidendo per continuare lo sciopero anche domani. Ancora non si ha conferma di quanto previsto per la giornata di domani, mentre proseguono gli appuntamenti odierni. Sono sempre in Prefettura al momento Rsu e azienda, convocati urgentemente, dopo oltre 6 ore dall'inizio del tavolo. Le posizioni sono molto distanti. Nel pomeriggio in via Cavour c'è stato anche un presidio. Decisiva sarà l'assemblea dei lavoratori in programma per questa sera alle 21 alle Cure che deciderà se proseguire la protesta.

Nel corso del summit in prefettura hanno parlato per primi Rsu e sindacati. Poi la parola è stata passata all'azienda: sono intervenuti il presidente di Ataf Gestioni Renato Mazzoncini, il responsabile del personale Luciano Grazzini e il responsabile di esercizio Alberto Banci. Verso sera la Rsu ha preparato una lista di punti da sottoporre all'azienda. Nel caso l'Ataf non accolga le richieste dei sindacati anche domani sarà sciopero.

Il corteo dei lavoratori dell'azienda dei trasporti fiorentina è partito da viale dei Mille alle 9.30, è arrivato in prefettura e da qui è ripartito nuovamente per tornare al deposito dove continuano le assemblee per decidere se continuare o meno la protesta. Circa 600 tranvieri, di cui 70 venuti da Roma, 5 da Genova e dall'Umbria, hanno sfilato in corteo con striscioni contro il sindaco Renzi e una delegazione è stata ricevuta dal prefetto. Anche Micaela Quintavalle, la pasionaria dell'Atac in lotta contro la privatizzazione, alla protesta. Nel tardo pomeriggio Micaela Quintavalle si è poi trasferita a Pisa dove sono scoppiate delle mobilitazioni improvvise.

Lo sciopero, che ha visto un' adesione totale da parte degli autisti mentre sono pochi in corteo gli impiegati e gli operai, prevede per la giornata odierna il blocco totale dei mezzi pubblici: non saranno infatti garantite le fasce orarie 6-9.15, 11.45-15.15

Per lo sciopero di oggi la decisone è stata presa all'alba dai lavoratori riuniti in assemblea: "E' necessario proseguire la discussione per individuare delle soluzioni alla disastrosa situazione del trasporto fiorentino", si legge nel comunicato della Rsu Ataf. Protestano contro la privatizzazione dell'azienda "voluta dall'amministrazione comunale", e contro "l'intenzione confermata dal nuovo gestore privato di disdettare tutta la contrattazione aziendale oltre a voler dividere Ataf fra i tre soci proprietari".

Avanti con la protesta dunque anche per evidenziare le condizioni in cui i dipendenti dell'azienda di trasporti fiorentina subiscono quotidianamente: "Il ridicolo rifacimento del manto stradale limitato solo alle strade in cui si sono svolti i campionati del mondo: già si intravedono a solo tre mesi di distanza, i primi segni di sfaldamento dell'asfalto. I tranvieri ci vivono su queste strade e pagano le conseguenze sulla loro salute per le continue buche che i fatiscenti autobus non riescono ad ammortizzare. Lo stesso stile che ha ideato la riverniciatura dei mezzi per illudere i cittadini di un avvenuto rinnovamento del parco veicoli".

A gennaio un nuovo accordo ha allungato a 4 ore e mezza il tempo continuativo di guida degli autisti e ridotto la pausa da 25 a 15 minuti: "Sono stati violati limiti di dignità umana - scrivono ancora i lavoratori - non concedendo neanche il diritto ad espletare i naturali bisogni fisiologici se non dopo 4,5 ore di guida consecutiva".

Chiedono: "Razionalizzazioni e riorganizzazioni del trasporto pubblico, al fine di rendere l'azienda efficiente e al pieno servizio di ogni cittadino. Ad oggi, ad un anno esatto dall'ingresso del privato, non è mai stato presentato alcun piano industriale, nessun progetto, se non quello di ridurre il personale anche con trasferimenti “obbligati” in altre aziende fuori regione, nonostante la carenza cronica di autisti che comporta un ricorso allo straordinario medio giornaliero del 25%".

DISAGI - Lo sciopero selvaggio del trasporto pubblico contro la cessione di un ramo d'azienda della società dei bus Ataf decisa dall'amministrazione comunale un anno fa ha però determinato una serie di disagi al pubblico. L'astensione dal lavoro, per tutta la giornata, era stata regolarmente comunicata, ma le corse delle fasce di garanzia stamattina non sono state rispettate, lasciando molte persone in a piedi in varie zone della città. Intanto, come spiega una nota della rsu dell'azienda, l'assemblea dei lavoratori di Ataf, in riunione dalle 4 di stanotte, ha stabilito di proseguire i lavori, diventando permanente, per individuare "soluzioni alla disastrosa situazione del trasporto fiorentino aggravata dopo la scelta dell'amministrazione comunale di privatizzare l'azienda e in conseguenza dell' intenzione confermata dal nuovo gestore privato di disdettare tutta la contrattazione aziendale oltre a voler dividere Ataf fra i tre soci proprietari".

Sui disagi verificatisi nella giornata di oggi è intervenuto l'assessore alla mobilità del Comune, Filippo Bonaccorsi, nonché ex presidente della società del trasporto pubblico Ataf: "Stamani alcune persone, che in altri contesti si riempiono la bocca della parola legalità, hanno deciso di violare apertamente una norma dello stato, lasciando al gelo alle fermate migliaia di persone che aspettavano il passaggio dei bus nelle fasce di garanzia obbligatoriamente garantite dalla legge". Bonaccorsi ha così criticato lo sciopero 'selvaggio' organizzato oggi dai sindacati per protestare contro la privatizzazione di un ramo aziendale della spa, avvenuta oltre un anno fa quando proprio Bonaccorsi era alla guida dell'azienda. Nel merito della protesta, Bonaccorsi, che spiega tra l'altro che sta ricevendo "molte mail di cittadini arrabbiati per il mancato rispetto delle fasce protette da parte degli autisti", osserva "solo che oggi è passato circa un anno dalla cosiddetta privatizzazione di Ataf e i dipendenti della societa' non hanno perso un centesimo di stipendio, non lavorano un minuto in piu' rispetto a prima e nessuno di loro è stato licenziato. Le loro condizioni di lavoro sono uguali a prima, mentre nel 2013 tanta gente ha perso il lavoro, e molti magari sono tra quelli che loro hanno lasciato al freddo stamani facendo saltare le corse dei bus garantite dalla legge".