"Mi aspetto una partita ad alta intensità"

Il tecnico Marino: "Loro giocano un buon calcio, per noi non è stato semplice trovare continuità ma ora vogliamo riscattarci".

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EMPOLI

di Tommaso Carmignani

L’idea è quella di tornare alla vittoria il prima possibile, perché l’Empoli balla sul margine della zona play-off e sarà che non riuscire a entrare tra le prime otto equivarrebbe a un fallimento su tutta la linea. Perché se da un lato è vero che la squadra, a un certo punto, ha anche rischiato di ritrovarsi in lotta per non retrocedere, per la mole di investimenti che sono stati fatti e il cammino intrapreso con Marino serve qualcosa di più. Il tecnico vuole cancellare alla svelta la sconfitta rimediata in casa dell’Ascoli, perché ora che mancano quattro partite alla fine della stagione regolare c’è la netta sensazione che ogni passo falso potrebbe essere fatale. L’Empoli deve tornare a disputare prestazioni importanti e se possibile liquidare gli avversari di oggi senza pensarci due volte. Il problema è che questa Entella non starà a guardare: i liguri sono un avversario ostico, come dimostrarono anche all’andata.

Che tipo di partita prevede?

"Mi aspetto una gara intensa da parte di entrambe le squadre. Loro vengono da un ottimo risultato, ma è difficile fare confronti con il passato. Quando si riprende dopo uno stop come quello di quest’anno, non si possono fare certe valutazioni".

Cosa pensa degli avversari?

" L’Entella è in salute, sa palleggiare bene sulla trequarti e sarà una squadra difficilissima da superare. Sia noi sia loro stiamo giocando tanto ed è difficile trovare ritmi e continuità".

Come mai questa squadra non riesce a fare il salto di qualità?

"Prima del lockdown non stavamo facendo male. Avevamo vinto a Cremona e pareggiato col Trapani. Il cammino era positivo, avevamo fatto 16 punti in 7 gare. Quando si riprende c’è chi riesce a trovare a continuità, ma dipende dall’organico e dalla struttura dei giocatori".

L’Empoli ha pagato lo stop?

"Non avevamo nessuna esperienza in questo senso. La squadra ha dimostrato continuità, per come è messa in campo e anche per la fase difensiva. Dobbiamo migliorare negli ultimi metri. Ad Ascoli abbiamo avuto delle chance ma non siamo stati cinici. Siamo partiti dai playout e siamo nei play-off, dobbiamo crederci. Archiviamo la sconfitta di Ascoli, trasformando la rabbia in energia positiva. Dobbiamo rialzarci subito".

Inutile girarci intorno: cosa succede a Gennaro Tutino?

"Non è lo stesso delle prime partite. Lui è uno che muscolarmente è pesante e sta soffrendo più degli altri, questo è un qualcosa che incide. Quando un attaccante non riesce a essere decisivo non è al top psicologicamente, ma noi lo aiutiamo e lui deve essere bravo a sfruttare le occasioni".

Quante vittorie pensa che serviranno per centrare un piazzamento nei play-off?

"Non ho fatto calcoli, non so quanti punti servono, sono cose imprevedibili dato che dipendiamo dai risultati degli altri".

Questa gara può essere decisiva?

"Concentriamoci sull’Entella e cerchiamo il modo di superarla, poi vediamo. Se partiamo con il piede giusto facendo la prestazione che tutti noi speriamo di fare, allora si hanno più possibilità di ottenere il risultato".