Empoli, un altro stress test. Nicola non si nasconde: "È una partita importante. Serve della sana pazzia»

Il mister azzurro ancora contro il suo passato: "Non voglio una squadra timorosa"

Nicola non si nasconde: "È una partita importante. Serve della sana pazzia"

Nicola non si nasconde: "È una partita importante. Serve della sana pazzia"

di Simone Cioni

Un’altra ex sulla strada di Davide Nicola e il suo Empoli. Dopo Genoa e Salernitana, l’attuale allenatore azzurro si trova nuovamente a misurarsi con il suo passato: 59 presenze tra giocatore e allenatore con il Torino, che stasera alle 20.45 sarà appunto di scena al Castellani-Computer Gross Arena. Maglia granata con cui segnò anche un’importante gol nei play-off della B 2005-’06. "Quel gol appartiene ormai al passato, ma sicuramente la struttura del Torino di Cairo è partita anche da quanto facemmo noi, con grande soddisfazione, in quell’occasione – esordisce Nicola in fase di presentazione del match –. Chi mi conosce lo sa, però, io ogni volta mi immedesimo in maniera forte in quello che rappresento e adesso per me conta solo l’Empoli. Anzi, spero di rimanere nel cuore dei tifosi azzurri, che mi auguro vengano in massa allo stadio perché in questo momento è ancor più importante la sinergia che si sta comunque creando fra la squadra, noi all’interno del campo dobbiamo dimostrare che viviamo solo per raggiungere l’obiettivo e fuori nel trasmetterci quell’energia che per noi è fondamentale". L’apporto della Maratona sarà sicuramente una chiave dell’odierna sfida, ancora una volta come le ultime tre dal coefficiente di difficoltà importante.

"Il Torino è una squadra molto fisica, che ha 15 clean-sheet sulle 30 partite giocate, che non subisce quasi mai gol nella prima mezzora e che viene da un importante lavoro di tre anni svolto con Juric – ammette il tecnico azzurro –. Anche noi, però, in queste ultime 10 partite abbiamo numeri importanti. Il problema dell’attacco per me è un falso problema, perché abbiamo segnato 11 reti in 10 partite dopo che ne erano state realizzate altrettante in 20, subendo allo stesso tempo solo 10 dei 45 gol incassati complessivamente. E non dimentichiamoci che abbiamo affrontato le prime tre migliori difesa del campionato. Per me è importante la consapevolezza del lavoro che stiamo facendo e da questo punto di vista quella odierna è una partita molto importante, che dovremo affrontare con una “sana pazzia“, senza fare calcoli ma pensando esclusivamente a noi stessi. Abbiamo una grossa opportunità per dare credito a tutto quello che abbiamo fatto nelle ultime tre partite, a livello di prestazione. Voglio che i ragazzi giochino con la voglia di fare un’impresa e non con timore".

La formazione iniziale non dovrebbe discostarsi molto da quella partita a Milano contro l’Inter, ma occhio anche alla soluzione doppio centravanti: "È una scelta possibile anche dall’inizio, naturalmente mantenendo la nostra struttura di gioco – conclude Nicola –. In settimana abbiamo provato due assetti, ma il lavoro più grande fatto finora è stato quello di riequilibrare la condizione fisica di tutti, che adesso è performante anche se questa settimana abbiamo avuto due giorni in meno di recupero rispetto al Torino. Se può essere la partita di Cancellieri? Sarà la partita di tutti perché noi abbiamo giocato lunedì e dobbiamo tenere un’intensità altissima, che potrà fare la differenza insieme alla lucidità e alla personalità di sviluppare il proprio gioco. Il gruppo deve capire che anche mezzora può fare la differenza, non solo per se stessi, ma per l’intera stagione".

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