Duecento reti con il Montaione. Rossi, bomber fedele: "Qui è casa"

Dalla Terza Categoria all’Eccellenza: il capitano ci ha sempre messo il timbro. "Traguardo senza precedenti"

Duecento reti con il Montaione. Rossi, bomber fedele: "Qui è casa"

Duecento reti con il Montaione. Rossi, bomber fedele: "Qui è casa"

Nel girone D di Seconda Categoria l’Aurora Montaione non va oltre il 2-2 nello scontro diretto casalingo in chiave salvezza contro i ‘cugini’ del Corazzano, rimontando da 0-2 a 2-2. Il Corazzano chiude in doppio vantaggio il primo tempo grazie alla doppietta dal dischetto di Chagdoune. Nella ripresa viene fuori la reazione dell’Aurora Montaione che accorcia il risultato prima con un eurogol di Bandini e poi, allo scadere, riporta tutto in parità con un tocco sotto di misura di Tommaso Rossi. Proprio capitan Rossi è stato da poco premiato per i 200 gol segnati con l’Aurora Montaione in tutte le categorie, un prezioso e importante risultato ottenuto.

"Mi rende molto orgoglioso e mi lascia emozioni positive", ha esordito Tommaso, che dall’Eccellenza alla terza Categoria ha sempre combattuto con addosso la maglia blu-arancione del Montaione. "E’ sicuramente un traguardo prestigioso e unico perché sono praticamente sicuro che nessun montaionese o ex calciatore del Montaione ha collezionato il numero di presenze e il numero di reti che sono riuscito a fare durante il mio percorso". Duecento gol non sono certo facili da ricordare, ma il primo centro non si scorda mai. "Il mio primo gol l’ho realizzato a Gracciano, nell’anno di Promozione 2008/2009. Vincemmo 0-1 e grazie ad un errore del portiere segnai allo scadere praticamente a porta vuota".

Il gol più importante invece? Quello che ancora deve arrivare, si parafrasa tra le parole di Tommaso. "Non ricordo in particolare un gol più importante su tutti, per cui spero di segnarlo presto". Il grande traguardo raggiunto è arrivato con la fascia di capitano al braccio. Un segno di valore, appartenenza ma soprattutto riconoscimento. "Essere il capitano è qualcosa che ti responsabilizza e che ti espone un po’ più degli altri perché rappresenti una squadra, e come nel mio caso il tuo paese – spiega Tommaso -. Ringrazio i miei precedenti capitani e i molti esempi positivi avuti in squadra se questa responsabilità a me non pesa. Sicuramente c’è un po’ di ognuno di loro nel mio essere oggi il capitano del Montaione".

Una vita a proteggere i colori dell’Aurora Montaione, a testimonianza che quando il lavoro fatto viene riconosciuto, tutto il resto passa in secondo piano. "In passato c’è stata più volte la possibilità di lasciare Montaione ma fondamentalmente il sentirmi apprezzato, stimato e un punto di riferimento mi ha sempre fatto più effetto rispetto a rimborsi migliori o altre categorie". La certezza per il futuro rimane quella del pallone, di continuare a segnare e fare gioire i propri tifosi. "Non mi ci vedo senza pallone – conclude Tommaso –, o meglio non mi ci vedo ancora senza perché riconosco di non essere ’eterno’ la mia speranza comunque è quella di poter continuare a contribuire il più a lungo possibile".

Niccolò Pistolesi

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