Zona gialla: confronto tra Toscana, Umbria e Liguria, chi rischia di più

Coronavirus, il punto sui dati dell'Agenas e dell'Istituto Superiore di Sanità

Il confronto fra le tre regioni

Il confronto fra le tre regioni

Firenze, 7 novembre 2021 - Una tendenza al rialzo dei casi di covid in tutte le regioni, tendenza sicuramente bloccata in parte anche dalle vaccinazioni. Toscana, Umbria e Liguria, come il resto d'Italia, fanno ancora i conti con il covid. Ma in maniera diversa.

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Mentre Toscana e Liguria sono sostanzialmente tranquille per un possibile passaggio in zona gialla che al momento non può esserci, i dati in Umbria invece sono leggermente in aumento e due indicatori vanno vicino ai limiti della zona gialla. Ma ecco la situazione con i dati dell'Agenas, l'agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali e l'Istituto Superiore di Sanità, che ha diffuso i dati sull'indice di contagio Rt. Ma ecco i dati e la situazione delle tre regioni. 

Toscana

Covid Toscana 7 novembre 2021
Covid Toscana 7 novembre 2021

La Toscana per il momento dorme sonni tranquilli rispetto alla zona gialla. Attualmente infatti, secondo i dati dell'Agenas, la regione sfora la fatidica soglia dei 50 contagi settimanali ogni centomila abitanti attestandosi nella settimana 1-7 novembre poco oltre i 61. Non ci sono al momento problemi invece per quanto riguarda l'occupazione degli ospedali. Sia le terapie intensive che i posti letto ordinari hanno un tasso di occupazione che non supera il 5%, in linea con la settimana precedente. Ricordiamo che il limite da non superare se non si vuole andare in zona gialla è 10% per le terapie intensive e 15% per quanto riguarda i posti covid ordinari. In aumento, come nelle altre regioni, l'Rt. Che supera l'1 e tocca l'1,17

Il confronto fra le tre regioni
Il confronto fra le tre regioni

Umbria

E' in questo momento delle tre regioni quella che rischia qualcosa in più. L'Umbria infatti ha avuto un aumento di casi e di ospedalizzazioni che nelle ultime due settimane hanno avuto un impatto anche sulle strutture sanitarie. Attualmente l'Umbria sfora il limite di 50 per quanto riguarda l'incidenza dei casi settimanali ogni centomila abitanti. E' infatti al 59,3 per la settimana 1-7 novembre. Il tasso di occupazione delle terapie intensive è al 7%, in miglioramento ma comunque ancora vicino al limite del 10%. Il tasso di occupazione dei posti ordinari è al 6%, quindi ben sotto la soglia del 15. Piuttosto alto l'Rt diffuso dall'Istituto superiore di sanità: attualmente infatti è all'1,43

Liguria

Con un Rt di 1,12, la Liguria delle tre regioni è quella con l'indice più basso. Una situazione che si riflette anche sui dati per la zona gialla: tutti e tre gli indicatori sono infatti sotto i limiti. L'incidenza dei casi settimanali ogni centomila abitanti è al 46,3. Il tasso di occupazione delle terapie intensive è al 4% mentre quello dei posti ordinari al 5%

Le parole di Toti

"Il lockdown solo per i non vaccinati - dice il presidente della Liguria Toti - non mi farebbe scandalo, anche a tutela degli stessi non vaccinati. D'altra parte una persona non vaccinata corre un rischio triplo o quadruplo e mette a rischio anche chi si e' sottoposto a vaccino. Non ci troverei nulla di strano, oltre a trovare giusto che chi si e' vaccinato possa continuare la sua vita.