Toscana arancione e zone rosse: ecco i comuni che vanno in lockdown (con scuole chiuse)

L'elenco delle città dove scatta il massimo grado delle chiusure Giani firma l'ordinanza, valida per la settimana 22-28 marzo

La mappa della Toscana tra arancione e rosso

La mappa della Toscana tra arancione e rosso

Firenze, 20 marzo 2021 - E' passato un anno dai primi casi di covid e dal primo lockdown. Ma dodici mesi dopo ancora una volta buona parte della Toscana si trova a fare i conti con la zona rossa. Con il Ministero della Salute che ha posto ancora la Toscana in zona arancione per la settimana 22-28 marzo, per la stessa settimana sono oltre novanta i comuni che invece vanno in zona rossa. In tutti questi comuni, che elenchiamo più sotto, le scuole di ogni ordine e grado sono chiuse, con gli studenti che faranno lezione in didattica a distanza da casa. 

Regole in zona arancione: cosa si può fare / Regole in zona rossa

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Muore nel capannone dove dormiva, si era dovuto isolare dalla famiglia positiva al covid

Umbria zona arancione / Liguria zona arancione

Una decisione, quella della zona rossa, presa dalla Regione Toscana e dalle amministrazioni locali interessate, i cui primi cittadini si sono riuniti con lo stesso presidente Giani. Che nella giornata di sabato 20 marzo, dopo gli annunci informali di venerdì 19 marzo, ha prodotto la lista definitiva dei comuni rossi. Ecco quali sono. 

Tutti i comuni della provincia di Arezzo

Rimangono in zona rossa tutti i comuni della provincia di Arezzo (Ovvero Anghiari, Arezzo, Badia Tedalda, Bibbiena, Bucine, Capolona, Caprese Michelangelo, Castel Focognano, Castel San Niccolò, Castelfranco Piandiscò, Castiglion Fibocchi, Castiglion Fiorentino, Cavriglia, Chitignano, Chiusi della Verna, Civitella in Val di Chiana, Cortona, Foiano della Chiana, Laterina Pergine Valdarno, Loro Ciuffenna, Lucignano, Marciano della Chiana, Monte San Savino, Montemignaio, Monterchi, Montevarchi, Ortignano Raggiolo, Pieve Santo Stefano, Poppi, Pratovecchio Stia, San Giovanni Valdarno, Sansepolcro, Sestino, Subbiano, Talla, Terranuova Bracciolini). 

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Tutti i comuni della provincia di Pistoia

Rimangono in zona rossa tutti i comuni della provincia di Pistoia (Ovvero Abetone Cutigliano, Agliana, Buggiano, Chiesina Uzzanese, Lamporecchio, Larciano, Marliana, Massa e Cozzile, Monsummano Terme, Montale, Montecatini Terme, Pescia, Pieve a Nievole, Pistoia, Ponte Buggianese, Quarrata, Sambuca Pistoiese, San Marcello Piteglio, Serravalle Pistoiese, Uzzano).

Tutti i comuni della provincia di Prato

Restano in zona rossa anche tutti i comuni della provincia di Prato (Ovvero Cantagallo, Carmignano, Montemurlo, Poggio a Caiano, Prato, Vaiano, Vernio).

Distretto della Versilia

Novità per la prossima settimana, la zona rossa per i comuni del distretto versiliese. Si tratta di Massarosa, Camaiore, Viareggio, Forte dei Marmi, Seravezza, Stazzema e Pietrasanta; con Viareggio e Seravezza che erano già rossi.

Area dell'Empolese Valdelsa

Dopo gli annunci dei giorni scorsi anche la zona dell'Empolese Valdelsa è ufficialmente in zona rossa nella settimana tra il 22 e il 28 marzo. I comuni sono Vinci, Certaldo, Castelfiorentino, Empoli, Montelupo Fiorentino, Cerreto Guidi, Montaione, Capraia e Limite, Gambassi Terme, Montespertoli. A questi si aggiunge, in provincia di Firenze, Barberino Tavarnelle. 

Area del Cuoio

Restano in zona rossa anche i comuni del distretto del Cuoio. Come la scorsa settimana, Fucecchio, Santa Croce sull'Arno, Montopoli Valdarno, San Miniato e Castelfranco di Sotto saranno zona rossa. 

Provincia di Grosseto e Siena

Alcuni comuni in provincia di Grosseto vanno in zona rossa a causa dei contagi che nell'ultima settimana si sono alzati. Si tratta di Grosseto, Scarlino, Arcidosso e Castel del Piano. A questi si aggiunge Piancastagnaio (provincia di Siena). A Santafiora un’ordinanza del sindaco chiuderà, sempre da lunedì, le scuole medie superiori dato che molti alunni vi affluiscono dai precedenti comuni.

Casale Marittimo chiude le scuole

Per il Comune di Casale Marittimo (Pisa) viene disposta la sospensione delle attività dei servizi educativi dell'infanzia e le attività scolastiche e didattiche delle scuole di ogni ordine e grado si svolgeranno con modalità a distanza. Fatta salva la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l'uso di laboratori o in ragione di mantenere una relazione educativa che realizzi l'effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali.