Covid e solidarietà: 'Stremao onlus' dona 6 tablet al Santo Stefano

Abbracci e sorrisi sullo schermo aiutano i malati nei momenti di fragilità e solitudine

Da sinistra: Elettra Pellegrino, Francesca Squilloni e Donatella Aquilini

Da sinistra: Elettra Pellegrino, Francesca Squilloni e Donatella Aquilini

Prato, 24 marzo 2021 – Prezioso è il dono che arriva da Stremao onlus Prato, Associazione che da alcuni anni si occupa di raccolte di generi alimentari e di prima necessità per i cittadini, che ha donato sei   Tablet al Santo Stefano. Questi dispositivi sono diventati indispensabili per regalare un sorriso ai pazienti ricoverati, comunicare con i propri cari, spezzare la solitudine imposta durante la pandemia.

  Siamo tutti i giorni in prima linea, proprio come gli operatori sanitari impegnati ogni giorno nella cura dei pazienti Covid, ha sottolineato Francesca Squilloni, presidente di Stremao. Consegnamo pacchi alimentari alle famiglie bisognose e dall’inizio della nostra attività abbiamo recapitato 1804 pacchi alimentari da 44 chilogrammi . Ci siamo resi disponibili a donare questi strumenti. Il nostro è un piccolo gesto ma lo riteniamo importante ed utile per aiutare i pazienti e i loro familiari”. I tablet saranno messi a disposizione del Pronto Soccorso, dell’area di degenza Covid e dei reparti ospedalieri no Covid ed utilizzati per la comunicazione tra pazienti e familiari a supporto del processo di umanizzazione e di sostegno psicologico.

 

La possibilità di fare una videochiamata, scambiarsi un abbraccio via tablet, vedere la propria abitazione sono elementi importanti che aiutano nel processo di assistenza e cura e riducono il senso di solitudine. E’ proprio la distanza dai propri familiari uno degli aspetti più drammatici che gli ammalati vivono in questo momento ed allo stesso modo è doloroso per chi è a casa non poter stare vicino e prendersi cura di chi soffre. “Ringrazio Stremao per questa donazione e per la sensibilità a nome personale, degli operatori e dei pazienti ricoverati che potranno utilizzare questi dispositivi, ha detto Daniela Matarrese direttore sanitario dell’ospedale. Sono un dono prezioso che consentono di dare sostegno e vicinanza ai pazienti ed ai loro cari”.

 

Maurizio Costanzo