Conto alla rovescia per Oroarezzo, che apre i battenti della sua 43ª edizione tra una settimana

Dall’11 al 14 maggio, al via la 43ª edizione del salone divenuto piattaforma dell’export del più importante distretto orafo europeo

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Arezzo, 4 maggio 2024 – Conto alla rovescia per Oroarezzo, che apre i battenti della sua 43ª edizione tra una settimana, sabato 11 maggio ad Arezzo Fiere e Congressi. Organizzata da Italian Exhibition Group, la manifestazione si è riposizionata nel panorama internazionale secondo un nuovo concept che premia il business del primo distretto orafo d’Europa e valorizza le tecnologie per la filiera e la gioielleria. Un nuovo concept che è frutto di un lavoro di condivisione con le associazioni di categoria e la Camera di commercio di Arezzo-Siena, che fa di questa manifestazione la piattaforma internazionale della manifattura orafa e argentiera Made in Italy.

«Con un rapporto di oltre un buyer ospitato per ciascun espositore – dichiara Giordana Giordini, presidente Confindustria Federorafi Toscana –, Oroarezzo sta tornando ai numeri del 2019. Italian Exhibition Group ha improntato il lavoro alla crescita di Oroarezzo, a partire dalla profilatura dei buyer fatta assieme a ICE Agenzia e alle imprese: ci sono già appuntamenti fissati con Emirati Arabi Uniti, Bahrain, Arabia Saudita, Filippine, Hong Kong, Stati Uniti, gli europei e gli arrivi organici. Infine, grande attenzione ai giovani su cui Federorafi lavora da tempo sul territorio. Il Career Day è un appuntamento importante per questo obiettivo, così come l’opportunità che il concorso Première di Beppe Angiolini dà ai talenti under 30 di veder realizzata la loro creazione per il Summit del Gioiello a dicembre».

«Oroarezzo è la fiera degli aretini e ne siamo orgogliosi – aggiunge Mauro Benvenuto, presidente Orafi CNA di Arezzo e della Toscana – e IEG mette a disposizione della manifestazione uno staff di eccellenza per farla continuare a crescere. Sono fiducioso che i risultati arriveranno. Il mondo conosce Arezzo come primo polo produttivo europeo di oreficeria, i buyer sanno che qui possono acquistare oreficeria con l’eleganza del “Made in Italy” e la tecnologia più moderna. Quindi partiamo entusiasti. Sarà durante i giorni di fiera che capiremo come il mercato avrà reagito all’oscillazione del prezzo della materia prima dell’ultimo periodo e se i rialzi saranno assorbiti».

«Oroarezzo – afferma il presidente della Camera di commercio di Arezzo-Siena, Massimo Guasconi – si conferma come una delle fiere di settore più rilevanti nel calendario internazionale. Un sentito ringraziamento va a tutti coloro che concorrono alla realizzazione della manifestazione più importante per Arezzo Fiere e Congressi, a iniziare da Italian Exhibition Group, la più importante società italiana del settore fieristico. Una proficua collaborazione che si deve alla figura di Lorenzo Cagnoni, cui va un affettuoso ricordo. Mi auguro che l’edizione 2024 possa confermare il trend positivo che negli ultimi due anni ha caratterizzato lo stato di salute della gioielleria italiana, nonostante il difficile contesto geopolitico mondiale e le conseguenti tensioni commerciali».

«Sia per gli ordinativi, che per le spedizioni degli ordini in corso, non siamo timorosi – afferma Luca Parrini, presidente nazionale e provinciale Confartigianato Orafi –. Certo, una normalizzazione geopolitica dei conflitti in corso, oltre che benefica per le popolazioni coinvolte, aiuterebbe certamente anche il mercato. Speriamo in una sorpresa dal mercato del Medio Oriente. Un plauso va al lavoro eccellente che IEG sta facendo per migliorare l’esperienza della fiera, sia per gli espositori che per i buyer. Sappiamo che questi si muovono quando possono trovare un bouquet importante di espositori. L’auspicio, dunque, è per una maggiore presenza internazionale di espositori in futuro».

«Sia per gli ordinativi, che per le spedizioni degli ordini in corso, non siamo timorosi – afferma Luca Parrini, presidente nazionale e provinciale Confartigianato Orafi –. Certo, una normalizzazione geopolitica dei conflitti in corso, oltre che benefica per le popolazioni coinvolte, aiuterebbe certamente anche il mercato. Speriamo in una sorpresa dal mercato del Medio Oriente. Un plauso va al lavoro eccellente che IEG sta facendo per migliorare l’esperienza della fiera, sia per gli espositori che per i buyer. Sappiamo che questi si muovono quando possono trovare un bouquet importante di espositori. L’auspicio, dunque, è per una maggiore presenza internazionale di espositori in futuro».