Ora spunta una trattativa per l’Arezzo

Il presidente La Cava conferma ma aggiunge che di concreto ancora non c’è nulla. E per il futuro fondamentale l’accordo con i giocatori

Migration

"Sono giornate frenetiche, di lavoro su più fronti, calcistico e non solo". Giorgio La Cava va di corsa. Da un lato le attività personali, quelle legate alla capitale, dall’altro l’Arezzo che negli ultimi giorni ha visto accendersi gli animi a suon di comunicati. "Adesso è giusto abbassare i toni e concentrarsi sul futuro, pensando solo a lavorare" ci tiene a sottolineare il numero uno del club, che fissa poi il programma da seguire. Un calendario che vede al primo posto la questione contratti e la cassa integrazione. Tra l’altro, ma non dipende dal club, anche i calciatori con ingaggi sotto i 50mila euro lordi attendono, l’arrivo dei fondi che andranno a coprire le settimane previste dall’accordo nazionale per la cassa integrazione. Con tutti gli altri, ovvero coloro che vantano ingaggi più pesanti, sarà necessario trovare un’intesa caso per caso. "Ho dato mandato a Pieroni di parlare con i calciatori e spero si possa arrivare presto all’accordo" spiega La Cava. E’ di fatto questa una delle partite più importanti da giocare, stando alle parole del presidente.

D’altronde per poter ottemperare all’iscrizione della società amaranto al prossimo campionato di serie C è necessario avere tutti i documenti in regola, anche e soprattutto quelli fiscali, entro il 23 agosto. E’ questa la dead line fissata dai vertici calcistici. La Cava ovviamente spera che l’intesa relativa alle ultime quattro mensilità venga trovata prima. Tra l’altro nelle ultime ore hanno ripresa con maggiore insistenza i rumors relativi a possibili trattative di imprenditori interessati ad entrare in società. Ma al riguardo La Cava oltre a confermare che ci sarebbero soggetti interessati al club ribadisce un concetto già espresso altre volte e cioè che "le trattative se vere e concrete diventano tali quando viene fissato l’appuntamento per la firma davanti ad un notaio".

Per adesso quindi è più che lecito parlare di interesse per il club, con La Cava che sottolinea un altro aspetto: "entrare adesso nel mondo del calcio significa avere una grande passione". In attesa di capire come evolveranno le tante situazioni in essere, per Giuseppe Caso arriva un riconoscimento che di fatto mette ancor più in luce la sua buona stagione in amaranto. L’esterno mancino classe 1998 è stato infatti insignito del premio ‘Lauro Minghelli’, un riconoscimento che il Museo Amaranto dallo scorso anno assegna al miglior giovane della rosa di viale Gramsci. Caso succede così nell’albo d’oro a Davide Buglio.