Giorni bollenti per salvare il calcio aretino

Sono giorni bollenti per l’Arezzo e non soltanto per il caldo. Nel giro di breve tempo è necessaria una svolta societaria perché si è ormai capito che il presidente La Cava è decisamente intenzionato a mollare, ma c’è incertezza per il futuro e la gente ha giustamente cominciato a preoccuparsi. Da un latoesiste una trattativa avviata con Stanzione che rileverebbe l’Arezzo non da solo, dall’altra Pieroni che ha contatti con due imprenditori. Tanto per cambiare non c’è un aretino fra questi, negli ultimi anni l’unico è stato Anselmi, rimasto peraltro per poco tempo e che in ogni modo va ringraziato perché fu il secondo dopo La Cava a contribuìre alla salvezza di una società alla deriva e finita in mano di avventurieri.

Inutile girarsi attorno, se industriali del territorio non erano interessati prima dell’emergenza Covid, figuriamoci adesso, e poi è un discorso di mentalità, di credere nello sport come investimento, anche come ricaduta sul territorio se ci fosse qualche squadra ad alto livello in almeno uno sport. Sì, perché qui da tanto tempo non c’è uno sport di squadra di quelli più seguiti a buoni livelli. Tanta buona volontà, volontariato, ma senza sponsor forti non si decolla.

Tornando all’Arezzo sono appunto giorni decisivi, sperando che si risolva la situazione. Non ci si può permettere un altro tonfo, stavolta sarebbe la fine defintiva.