Arezzo, rigore e rimpianti: pari per la rincorsa

Vantaggio con Di Paolantonio dal dischetto, Perez sbaglia il raddoppio, il pari dell’ex Cheddira. Ripresa sottotono. Ma Ravenna a meno 3

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MANTOVA

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(4-3-3): Melgrati; Maggioni (39’ st Luciani), Sbraga, Cherubin, Pinna; Arini (29’ st 10 Cutolo), 31 Di Paolantonio, 46 Altobelli; 44 Iacoponi, 27 Perez (29’ st 11 Cerci), 24 Piu. A disposizione: Sala, Soumah, Carletti, Di Grazia, Sussi, Ventola, Kodr, Serrotti. Allenatore: Stellone.

MANTOVA (3-4-3): Tosi; Milillo (19’ st Silvestro), Checchi, Baniya; Pinton (30’ st Bianchi), Lucas (37’ st Militari), Gerbaudo (19’ st Zibert), Panizzi; Guccione, Di Molfetta, Cheddira (19’ st Zigoni). A disposizione: Bertolotti, Zanandrea, Palmieri, Sane, Saveijevs, Mazza, Nappi. Allenatore: Troise.

ARBITRO: Carella di Bari (Pintauti di di Pesaro - Politi di Lecce). Quarto uomo: De Tommaso di Rimini.

RETI: pt 15’ Di Paolantonio rig., 33’ Cheddira.

Note - Recupero: 0’ + 4’. Angoli: 6-8. Ammoniti: Baniya, Guccione, Iacoponi.

di Fausto Sarrini

L’Arezzo parte bene, va in vantaggio con un rigore trasformato da Di Paolantonio, si divora il raddoppio con Perez, poi subisce il ritorno del Mantova che pareggia con l’ex Cheddira di testa e nella ripresa sono i biancorossi ad avere più fiato, tanto da sfiorare il sorpasso. Alla fine solo un punto, ma che permette di portarsi a meno 3 dal Ravenna battuto in casa e restare a meno 6 dal Legnago.. Sul piano della prestazione un passo indietro non da poco rispetto alla pregevole gara di Trieste dove gli amaranto che da alcune giornate giocano in maglia blu (è l’ora di tornare alla casacca tradizionale) si erano espressi su alti livelli, ma quando ci sono partite ravvicinate e peraltro il Mantova ha avuto un giorno di recupero in più, capita a molte squadre un cambiamento.

Per la prima volta in questo pessimo campionato l’Arezzo conquista tre risultati utili di fila, il problema fino a poche giornate fa quando il rendimento è stato disastroso. Tornando al match infrasettimanale, la truppa di Stellone passa al 15’. Iacoponi mette in mezzo per Piu che viene messo giù in area. Rigore trasformato in modo impeccabile da Di Paolantonio. Il Mantova reagisce subito ma è l’Arezzo ad avere la grande occasione per raddoppiare. Perez tutto solo fallisce clamorosamente e Tosi devia. E purtroppo al minuto 33’, su angol, Cheddira, il solito ex che punisce gli amaranto, insacca di testa: 1-1.

Nella ripresa la squadra di Stellone accusa la stanchezza, perde lucidità e brillantezza, il Mantova è più vivo. Guggione impegna severamente Melgrati che è attento, così come il portiere salva su un altro tiro e prima della fine l’Arezzo corre altri due rischi, su un rinvio sbagliato del numero uno e su una mischia su cui un paio di giocatori biancorossi non riescono a dare la zampata decisiva.

Verso il tramonto della sfida anche il Mantova comincia ad accusare la stanchezza, l’Arezzo ci mette sempre impegno ma le gambe sono molli e quando è così mancano anche le idee. E forse col massimo rispetto per un ottimo allenatore come Stellone (un lusso per una squadra ultima in C) a un certo punto invece di giocare con quattro giocatori offensivi era meglio rinforzare il centrocampo che era in difficoltà.