Arezzo masochista ancora ko in casa: sconfitta nel recupero

Due errori difensivi condannano gli amaranto: prima un rigore e poi un gol di Ferrari. Aveva aperto le marcature Moscardelli

Fase di Arezzo-Pistoiese

Fase di Arezzo-Pistoiese

Arezzo 8 settembre 2017 - Nulla da dire, merita la Pistoiese che passa all'ultimo minuto dopo una partita complessivamente dominata a parte sprazzi di buon gioco amaranto nei primi dieci minuti. L'unico rimpianto è il legno di Cutolo che poteva portare l'Arezzo sul 2-0, per il resto è solo Pistoiese che non passa prima solo grazie a una topica dell'arbitro che non vede un rigore solare a favore degli arancioni. E' un brutto Arezzo, addirittura inguardabile nel secondo tempo quando salta ogni schema e quando gli avversari prendono il largo legittimando in pieno il successo.

C'è da essere preoccupati al di là del risultato - ma questa è la sesta sconfitta casalinga consecutiva - per l'assoluta mancanza di gioco e di schemi palesata dalla squadra, al contrario di una Pistoiese che gioca a calcio e nella quale si vede la mano dell'allenatore. E' poi autolesionistico tenere fuori giocatori come Luciani in omaggio al minutaggio di under ancora acerbi. Qui c'è da fare punti e non discorsi, se non fosse arrivata la fortunosa vittoria di Gorgonzola a quest'ora vedremmo davvero i sorci verdi.

Sorvolando sull'assurdo secondo tempo, scegliamo fra i migliori il Cutolo tarantolato in avvio, Moscardelli che segna un gol e propizia l'azione del palo, Ferrario finché è stato in campo, Borra che a parte il rigore non fischiato è autore di buone parate. Per il resto stendiamo un velo pietoso. Urge alla svelta un  cambio di passo, urge soprattutto che l'Arezzo diventi una squadra. Perché ancora non lo è.

Il tecnico Bellucci: "Siamo arretrati troppo e ho provato a chiedere ai ragazzi di alzarsi». Claudio Bellucci parte dagli errori della propria squadra. Lacune che hanno portato gli amaranto a prendere il 2-1 nei minuti finali. «Abbiamo preso due gol ormai a tempo scaduto da inizio stagione - commenta - nessuno può essere contento. Paghiamo a carissimo prezzo due disattenzioni e non possiamo permettercelo. Siamo andati vicino al 2-0, lavorando sulle ripartenze per colpire in contropiede e poi per disattenzioni siamo a commentare una sconfitta che pesa e scontenta tutto l’ambiente dopo grandi sforzi».  Un momento difficile per l’Arezzo e Bellucci non lo nasconde. «Dobbiamo capire il momento, piuttosto che andare deciso su un contrasto, temporeggio e tengo bene in vista l’uomo per non perderlo. Non lo abbiamo fatto e paghiamo a caro prezzo questi errori. Nessuno è contento, la vittoria manca da troppo tempo in casa. La soluzione? L’unico modo per uscirne è il lavoro». 

 

 

 

 

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