Pino Strabioli e il caso Mancinelli: «Farei il direttore artistico gratis...»

L’artista orvietano: «Io in quel glorioso Teatro ci sono cresciuto»

Pino Strabioli

Pino Strabioli

Orvieto- 24 giugno 2016- Il suo «Colpo di scena» in prima serata su Raitre la domenica (con la partecipazione straordinaria di Franca Valeri) , è partito subito con ottimi ascolti e riscontri top sui social. Del resto Pino Strabioli, orvietano doc, attore, conduttore, autore e scrittore. ha sempre saputo cogliere nel segno. A teatro, come in tv. Stile garbato, mai strillato, attrae con l’eleganza di chi di cultura e nella cultura, soprattutto teatrale, ha sempre vissuto. Curiosità su monumentali personaggi raccontati dai figli. Come nel caso di Alessandro Gassman che nella prima puntata ha rivelato particolari inediti sul padre Vittorio. «Vista la risposta degli spettatori – dice il conduttore – pare che la gente abbia voglia di racconti, in modo particolare di questi. Nella prossima, domenica, ci sarà Simone Annichiarico, figlio Walter Chiari, e poi Tognazzi, Jannacci, Ingrassia, Manfredi etc. «La tv? Un mezzo meraviglioso – dice –mi piace molto farla. Il difetto principale? Il fatto che se una cosa funziona poi tutti la fanno. Siamo stati invasi da reality, talent e ricette.Tutto bello, ma l’effetto moltiplicatore alla fine stanca...».

E dopo questo programma?

«Condurrò l’ 8 luglio in seconda serata su Rai3 il Premio Strega. Un lungo racconto che parte da quelle scatole magiche che sono i libri, passa attraverso i grandi protagonisti che ne sono usciti fuori negli anni, incontra gli autori finalisti. Il tutto arricchito dalla presenza di due compagni di viaggio speciali: il pianista Remo Anzovino e la cantante Chiara Civello.

Di sicuro poi tornerò in teatro con ‘Sister Act’ a Milano e in altre città e poi con Piera degli Esposti in ‘WikiPiera’...».

Con Piera e Franca Valeri eravate attesi anche al Mancinelli. Ma poi a quanto pare la situazione si è complicata...

«E’ vero e mi dispiace».

Momento delicato...

«Un teatro in cui io sono cresciuto. Se faccio questo lavoro lo devo proprio al Mancinelli».

Per questo si è detto disponibile a fare anche gratis il direttore artistico?

«Sì, lo farei anche gratis, per il mio attaccamento a un teatro di gloriose tradizioni e che ha sempre visto debutti importanti».

Una provocazione, la sua. Lei dirige già un teatro importante, quello di Teramo

«Infatti. Non è certo visibilità che cerco. E poi – aggiunge – ho grande rispetto del lavoro che Paolini ha fatto in questi anni. Per cui mi chiedo perchè?».

Bilanci costosi?

«Io penso che ci vorrebbe trasparenza. Il sindaco Germani, con il quale ho parlato, è persona sensibile al tema. Mi ha detto di voler fare cose culturali adeguate ad Orvieto e il teatro è la casa della cultura. Dà lavoro, fa immagine e promozione ma se si va nel segno della qualità. Non si può abdicare a questi principi..».

Donatella Miliani