Lo stabilimento della Perugina (Foto di repertorio)
Perugia, 28 agosto 2015 - «PERUGINA»: il ministero dello Sviluppo Economico invita i vertici di Nestlé a un incontro istituzionale per un esame delle prospettive produttive del Gruppo nel Paese. La notizia arriva direttamente dal ministero, dopo che la Regione, come annunciato ieri dalla presidente Catiuscia Marini, «a seguito di numerosi incontri e interlocuzioni, anche informali, avvenuti nei mesi scorsi, aveva formalizzato il 3 agosto al ministro Federica Guidi la richiesta di incontro sui temi del consolidamento e sviluppo dello stabilimento Nestlè Perugina di San Sisto». Ora si è in attesa della data di convocazione dell’incontro al ministero, a cui seguirà l’immediata riunione del tavolo regionale.
ALLE RASSICURAZIONI sull’importanza dello stabilimento di San Sisto fornite dai vertici di Nestlé alla Marini e al sindaco Romizi durante il ‘faccia a faccia’ di alcuni mesi fa, non erano seguite azioni concrete di rilancio industriale della fabbrica. Di qui lo stato di agitazione aperto dai lavoratori della «Perugina» che temono, dopo lo storico calo della produzione, l’arrivo dei licenziamenti. Intanto sulla vertenza continuano a fioccare la prese di posizione. La parlamentare di Scelta civica Adriana Galgano chiede che si proceda rapidamente alla nomina del sottosegretario che, dopo De Vincenti, possa seguire la vertenza. Carla Spagnoli (Movimento per Perugia) attacca: «I nostri deputati si sveglino. Si impegnino affinché venga salvata un’azienda storica, cuore di Perugia e dell’Umbria». La Sinistra Pd chiede che «tutte le forze politiche si facciano carico dell’allarmante situazione, svolgendo ogni possibile azione nel richiamo delle istituzioni alla loro responsabilità». Il consigliere comunale di Perugia Tommaso Bori (Pd) ha presentato un ordine del giorno in cui si chiede un impegno forte da parte di sindaco e giunta sulla vertenza. Infine Daniele Marcaccioli della Uila-Uil lancia alle forze sindacali un appello all’unità. Nei prossimi giorni la Rsu incontrerà le segreterie regionali per «pianificare iniziative comuni.
Cristina Belvedere