di PAOLA FICHERA

Firenze, 7 dicembre 2013 - DOPO due giorni di sciopero selvaggio dell’Ataf a Firenze in serata è stato raggiunto un accordo tra Rsu e azienda e i lavoratori sono tornati al lavoro: oggi è assicurato il regolare servizio. L’intesa raggiunta dopo una giornata di trattative intense prevede di rinviare lo ‘spacchettamento’ dell’azienda (la divisione in tre delle linee) a dopo la gara regionale per il trasporto pubblico regionale ‘congelando’ fino alla fine di gennaio la disdetta degli accordi integrativi previsti per il 31 dicembre.

Ieri però la giornata è stata pesante: gli autisti di Ataf sono rimasti in assemblea permanente dalla mattina mentre erano in corso le trattative con l’azienda. La direzione aziendale ha infatti convocato la Rsu e i sindacati per trovare una mediazione. Colloqui intervallati da riunioni dei dirigenti aziendali per analizzare le proposte della Rsu, e assemblee nelle quali i delegati sindacali hanno illustrato ai lavoratori cosa stava accadendo.
In città il caos, alla fine è stato meno disastroso del previsto, anzi da Palazzo Vecchio lo hanno definito «il normale traffico di un venerdì pre-natalizio di dicembre»

L’Ataf però ha denunciato in procura, per interruzione di pubblico servizio, gli autisti che per due giorni si sono rifiutati di lavorare durante le fasce di garanzia previste. E il provvedimento potrebbe essere esteso ai circa 600 autisti in servizio. Rischiano, oltre alla denuncia per interruzione di pubblico servizio, anche quella per il mancato rispetto della precettazione disposta dal prefetto Luigi Varratta. Si parla si sanzioni amministrative (fra i 200 e i 500 euro a testa)e disciplinari.

Se Firenze rialza faticosamente la testa non altrettanto si può dire per il Consorzio Toscana Trasporti Nord che opera fra Pisa, Livorno e l’isola d’Elba. Anche qui è scoppiata, senza preavviso, la protesta contro la disdetta unilatarale degli integrativi. Sull’isola d’Elba i bus hanno garantito solo il trasporto in andata di 600 studenti elbani diretti a scuola, ma non il loro ritorno a casa. I disagi sono stati notevoli. Mario Peppicelli, uno dei 30 lavoratori Ctt Nord in sciopero si è scusato a nome dei colleghi: «Ci dispiace per i ragazzi, ma lo sciopero senza preavviso è l’unico mezzo per far sentire la nostra voce». E non è andata meglio a Livorno. I lavoratori svincolati dai sindacati hanno incrociato le braccia lasciando i mezzi in deposito. Lo sciopero a oltranza ricalca quello in atto anche a Pisa: sempre sulla disdetta unilaterale dell’integrativo con la decurtazione degli stipendi tra i 200 e i 300 euro e l’applicazione unilatarale dell’integrativo della Clap di Lucca (confluita in Ctt Nord). Nel pomeriggio lunghissimo incontro in Prefettura, e a tarda sera, davanti alla minaccia della precettazione, i sindacati hanno firmato un accordo. Oggi bus regolari anche a Pisa, Livorno e all’Isola d’Elba.