Trasferimento, De Falco va alla battaglia legale: «Al vaglio la legittimità del provvedimento»

L’Ufficiale ha partecipato ad una esercitazione FOTO /LIBURNIA 2014-FOTO / GABRIELLI SULLA VICENDA / TRASFERIMENTO DE FALCO. ESPLODE IL CASO / A PROCESSO TESTIMONIA DE FALCO / LA TELEFONATA TRA DE FALCO E SCHETTINO

Il capitano di fregata, Gregorio De Falco

Il capitano di fregata, Gregorio De Falco

Livorno, 28 settembre 2014 - IL CAPITANO di fregata Gregorio De Falco, l’eroe della tragica notte della Concordia, ha dato il via alla battaglia legale dopo il trasferimento dalla sezione operativa della Guardia Costiera all’ufficio amministrativo e di pubblche relazioni. L’incarico ai legali è ufficiale: «Mi è stato conferito oggi (ieri per il lettore) il mandato legale dal capitano Gregorio De Falco. Con i colleghi Ettore Puppo del foro di Livorno e Simone Grisenti del foro fiorentino valuteremo nei tempi necessari la legittimità del provvedimento.Non posso dire altro», così ha spiegato l’avvocato Isabella Martini, il terzo legale del foro livornese al quale si è affidato l’ufficiale della Guardia Costiera. Intanto su facebook i gruppi a sostegno del capitano De Falco si stanno moltiplicando. All’ufficiale è arrivata anche la solidarietà di Luchino Chessa, figlio del comandante Ugo Chessa che perse la vita con altra 139 persone nella tragedia del Moby Prince nel 1991.   

«IL COMANDANTE De Falco — spiega Luchino Chessa — è una persona seria ed una persona per noi che abbiamo vissuto quella tragedia, per la quale lottiamo ancora, cara. Ha aderito anche alla campagna Io sono 141. Una persona che deve restare operativa». Ieri pomeriggio il comandante De Falco ha coordinato una delle simulazioni di incendio della grande esercitazione Liburnia 2014 al molo della Guardia Costiera. In borghese il comandante De Falco ha detto parlando con i giornalisti: «Spero davvero che non sia l’ultima esercitazione, perché ci sono ancora alcuni aspetti da correggere. Conto di continuare a servire lo Stato come ho sempre fatto purché sia fatto da una posizione dove possa continuare a rendere il mio servizio. Ho fatto 20 anni di servizio in Capitaneria e 10 di carattere operativo se dovrò tornare a svolgere compiti amministrativi lo farò, l’importante è che siano seri e reali e che consistano in un vero servizio al cittadino. Il comando generale ha parlato di normale avvicendamento. Non posso dire altro se non attraverso le valutazioni giuridiche dei legali a cui mi sono affidato. In commissione Senato parlerò di fatti e non di sensazioni». Da lunedì il comandante Gregorio De Falco passerà dall’essere operativo ad una scrivania mentre i suoi legali esamineranno il provvedimento. La battaglia è appena cominciata. 

Maria Nudi