Lerici, (La Spezia), 21 dicembre 2012 - "Andrea Libero". Un urlo ripetuto tre volte dai tanti amici e concittadini dell'imprenditore rapito, che questa sera si sono riuniti in una corteo ad Arcola, dove ha sede l'azienda di Calevo. Alla fiaccolata hanno partecipato circa 1500 persone: c'erano anche l'assessore regionale al lavoro Enrico Vesco, molti rappresentanti dei comuni della Val di Magra, i dipendenti della ditta, molti imprenditori e il parroco di Arcola Luigi Vegini, che nei giorni scorsi si era offerto in ostaggio al posto di Andrea.

Compostezza e speranza hanno sfilato per le via del paese. Quando gli abitanti sono arrivati in piazza Garibaldi, il sindaco Livio Giorgio ha fatto da megafono alla famiglia lanciando un appello ai rapitori: ''Fateci sapere come sta Andrea, Fateci sapere se è vivo''. Lo stesso appello fatto dalla sorella Laura ieri.

 Cinque giorni di silenzio. Si cerca il suo corpo nel fiume Magra ma la speranza è che Andrea Calevo, sequestrato domenica sera nella sua villa da un commando di 4 persone, torni a casa. ''Ci sono possibilità che Andrea sia ancora vivo - ha detto oggi il procuratore di Genova, Michele di Lecce, che guida le indagini -. Lo stiamo cercando ovunque, l'area geografica è estesa". Il magistrato parla di "nuovi spunti investigativi", ma al momento nessuna pista sembra prevalere sulle altre. E i sommozzatori scandagliano le acque dove è stata ritrovata l'auto dell'imprenditore.