Fiorentina, Sousa: "Il futuro? Conta solo il presente"

"Non è che posso sempre giustificare con chi vado a cena. Anche questa settimana sono stato a cena con persone interessanti" / 'Sete di vittoria' (clicca qui per leggere l'articolo)

Paulo Sousa

Paulo Sousa

Firenze, 9 aprile 2016 – Alla vigilia del derby di domani contro l'Empoli, l'allenatore della Fiorentina Paulo Sousa prova a spazzare via i continui rumor sul suo futuro e a dirottare l'attenzione su una partita quanto mai delicata e importante per spezzare il digiuno di vittorie (l'ultima per la Fiorentina risale al 21 febbraio, con l'Atalanta, poi quattro pareggi e un ko costati l'allontanamento dalla zona Champions) e cercare di difendere almeno il quarto posto.

«Non esiste il futuro senza il presente, noi allenatori viviamo del risultato, è così da sempre, ecco perché adesso sono solo concentrato sulla Fiorentina e sul derby di domani con l'Empoli. E comunque le voci di mercato non mi distraggono», ha dichiarato il tecnico in conferenza stampa. «Hanno scritto che sarei stato cena con dirigenti dello Zenit di San Pietroburgo o di altri club? Non è che se ogni tanto che vado a cena devo giustificare con chi sono, comunque nessuno in società mi ha chiesto spiegazioni. Piuttosto conosco bene il sistema del calcio e questi momenti di speculazione. Io ho un contratto - ha ribadito il tecnico viola -, non ho bisogno di parlare di questo, il presidente ha già detto pubblicamente che vorrebbe continuare a lavorare assieme. Il fatto è che quando i risultati non sono dei migliori si specula su tutto. In ogni caso, oggi io sono l'allenatore della Fiorentina e sono molto concentrato su questo, le voci non mi devono distrarre, da qui alla fine ci sono ancora 21 punti disponibili, dobbiamo tornare a vincere, a divertirci e a ritrovarci, tutte le mie energie sono su questo obiettivo».

E a chi gli ha ricordato la volontà espressa da Andrea Della Valle sempre sabato scorso di aprire un ciclo con lui l'allenatore portoghese ha risposto: «Non esiste il futuro senza il presente, per questo conta e parlo solo del presente. Noi allenatori viviamo dei risultati, basti vedere che come sono venuti a mancare negli ultimi tempi i media hanno messo in discussione tutto quello che io e la squadra avevamo fatto. Dunque conta solo il presente fermo restando che tra me e la società i rapporti sono sempre stati chiari».

A Sousa insomma preme adesso solo una cosa, espugnare Empoli e ritrovare quel successo che manca da cinque gare di campionato: «È una questione più mentale che fisica, per questo è importante capire i momenti e il carattere di ciascuno. Peraltro io non mi ritengo un allenatore-dittatore - ha sorriso - preferisco lavorare col dialogo. Se arrivare alla fine quarti sarebbe un fallimento dopo l'ottimo girone d'andata oppure un risultato comunque importante? L'obiettivo iniziale, per me, è migliorare il rendimento di ciascuno. Certo che una vittoria stavolta aiuterebbe a sbloccarci. Vogliamo chiudere bene la stagione, come a mio avviso meritiamo. E credo che lo stesso valga per l'Empoli». Rispetto all'ultimo match torna a disposizione Kalinic che ha smaltito la squalifica ed è recuperato Badelj regolarmente tra i 20 convocati, probabile rilancio dal 1' di Bernardeschi reduce dalla panchina contro la Samp, ancora out per infortunio Mati Fernandez.