Firenze, 14 dicembre 2011 - Il sindaco Matteo Renzi ha proclamato il lutto cittadino invitando gli esercizi commerciali ad abbassare il bandone dalle 12 alle 12,10, ora in cui più o meno è accaduta la strage in piazza Dalmazia compiuta da Gianluca Casseri che ha ucciso due senegalesi, ferendone altri tre, per poi togliersi la vita. Le bandiere saranno a mezz'asta e verranno annullate tutte le cerimonie pubbliche in programma. I pub sono stati invitati a unirsi al lutto dalle 23.30 alle 23.40. Alle scuole il sindaco Renzi ha chiesto un momento di riflessione sul razzismo. Il Comune si farà carico delle spese dei funerali e del rimpatrio delle salme in Senegal.

Oggi, alle 17,  in Palazzo Vecchio è previsto un incontro con il Ministro per la cooperazione sociale, Andrea Riccardi, l'Imam di Firenze, i rappresentanti della comunità senegalese e il console Eraldo Stefa. A seguire il ministro andrà, in forma privata, all'ospedale di Careggi per visitare i feriti. E' quanto informa una nota del ministero della Cooperazione e dell'Integrazione. 

Anche le due cooperative taxi fiorentine, So.co.ta e Co.ta.fi hanno annunciato 5 minuti di silenzio radio. Nella giornata di oggi dalle 12.00 alle 12.05 le comunicazioni con le centrali radiotaxi (055.4242 e 055.4390) saranno interrotte per manifestare il proprio cordoglio verso la comunita' senegalese a Firenze. Il Coni Provinciale Firenze partecipera' oggi al lutto cittadino e quindi il presidente Eugenio Giani comunica che la Giornata Olimpica, prevista per oggi pomeriggio, e' rimandata a data da destinarsi. 

L'Aula della Camera ha osservato un minuto di silenzio per ricordare Samb Modou e Diop Mor, i due venditori ambulanti senegalesi uccisi. Il presidente Gianfranco Fini ha raccolto una richiesta arrivata dal deputato del Pd Emanuele Fiano, alla quale si sono associati anche Fabio Evangelisti (Idv) ed Enzo Raisi (Fli). "Si è trattato - ha sottolineato Fini - di un barbaro omicido di persone innocenti che, in quanto persone al di là di ogni distinzione di lingua, religione o razza, meritano di essere ricordate".

 

Banchi chiusi in San Lorenzo

In San Lorenzo banchi tutti chiusi lungo le strade del mercato. Sui tutti i banchi, uno dei quali gestito proprio da uno dei feriti, lo stesso cartello ''No al razzismo oggi si chiude in segno di solidareta''' con i ''colleghi'' ambulanti senegalesi. Quello di ieri e' stato un momento di follia che non vogliamo veder ripetere'', ha detto Claudio Iacovelli, titolare di uno dei banchi oggi chiusi. Nella grande struttura del mercato coperto gli stand che vendono prodotti alimentari sono aperti, ma tutti espongono cartelli contro il razzismo e di solidarieta' con le vittime
del raid. Fiori sono stati deposti anche davanti all'ambasciata del Senegal, non lontana da San Lorenzo. Intanto stamani il sindaco di Firenze Matteo Renzi ha voluto incontrare alcuni dei commercianti di Piazza Dalmazia, teatro del primo agguato nel quale sono rimasti uccisi due senegalesi
 

''E' un gesto solitario di un killer lucido, folle e razzista - ha detto Renzi -, un atto lontano dalla vita di questa città, siamo scossi, il cuore di Firenze piange''. Il sindaco ha sottolineato che ''c'è un rapporto storico della città con la comunità senegalese'' e che il Comune si farà carico delle spese di rimpatrio delle salme.

Fiume di reazioni sulla tragedia dal mondo politico e istituzionali italiano a cominciare dal Capo dello Stato, Giorgio Napolitano. ''Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano - fa sapere il Quirinale - ha appreso con profondo turbamento e dolore le drammatiche notizie sull'episodio di violenza consumatosi oggi a Firenze con il barbaro assassinio di due lavoratori stranieri. Il Capo dello Stato si è fatto interprete del diffuso sentimento di ripudio di ogni predicazione e manifestazione di violenza razzista e xenofoba esprimendo, per il tramite del Sindaco di Firenze Matteo Renzi, il sentito cordoglio alle famiglie delle vittime di questa cieca esplosione di odio. E' sempre più urgente l'impegno di tutte le autorità politiche e della società civile per contrastare sul nascere ogni forma di intolleranza e riaffermare la tradizione di apertura e di solidarietà del nostro paese''.

 

Il ministro Riccardi: "Dare sicurezza agli immigrati"

L'agguato di Firenze ''è un atto di violenza che crea terrore, paura e che disintegra l'integrazione''. Così il ministro per la Cooperazione, Andrea Riccardi, commenta al termine del Consiglio dei ministri l'episodio di Firenze. ''Sono molto preoccupato per quello che è successo, sono in contatto con il sindaco: questa è una cosa brutta che colpisce una comunità molto bene integrata'', ha detto il ministro." C'è sicuramente una rete d'odio, ma cè qualcosa di più. Dobbiamo essere estremamente attenti a dare sicurezza a questi immigrati, a questi cittadini senegalesi". "Conosco la comunità senegalese in Italia: è laboriosa e pacifica. Non vorrei che la tensione nella società italiana si scaricasse in violenze di questo o di altro tipo. Dobbiamo avere un grande senso di responsabilità e pacificare i rapporti sociali e quelli civili".


Il segretario del Pd Bersani. "Fermare la deriva violenta"

"Il razzismo e la violenza sono diventati un pericolo reale nel nostro Paese. Il sangue sparso oggi a Firenze, dopo l'episodio del campo Rom a Torino, dimostra che questa deriva va fermata. Il dovere di tutti è oggi di impegnarsi per alzare la soglia della vigilanza, della repressione e della battaglia culturale, nella consapevolezza che in una crisi cosi' pesante come quella che stiamo vivendo non si deve abbassare la guardia rispetto alla tenuta della convivenza civile".

 

Il presidente di Sel Nichi Vendola: "La xenofobia è figlia della cattiva politica"

"Pochi giorni fa il pogrom al campo Rom di Torino, oggi la caccia al nero e la strage per le vie e le piazze di Firenze. E' più che un campanello di allarme. Anni di odio verso il diverso, il gay, il rom, il nero. Anni di predicazione contro integrazione e una società multiculturale danno ora i loro frutti avvelenati". Lo afferma Nichi Vendola, presidente di Sinistra Ecologia Libertà. "La xenofobia, l'antisemitismo, il razzismo sia quello più becero che quello benpensante - conclude Vendola - non sono figlie della follia individuale ma la semina malvagia di cattiva politica e disvalori".

 

Il prefetto: "Non ci siano ombre su quest'episodio"

''Le istituzioni - ha detto il prefetto di Firenze Paolo Padoin - sono tutte unite e presenti per evitare che ci siano ombre su questo episodio. Lo hanno capito perfettamente i rappresentanti della comunità senegalese e si sono impegnati a far capire anche alla comunità che Firenze è una città accogliente''.

 

Enrico Rossi: "Vicini ai senegalesi"

Il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ha rinnovata la solidarietà e la vicinanza ''alla comunità- senegalese'' affermando che la Regione ''aderira' a tutte iniziative'' della comuniatà senegalese. ''Chiediamo però - ha aggiunto - che la loro protesta si svolga nel rispetto della legalità. Non posso non pensare - ha poi aggiunto il presidente riferendosi all'autore della strage - a collegamenti con la presenza di una cultura xenofoba''.

 

La bandiera della Provincia a lutto

La bandiera della Provincia di Firenze da stasera sarà listata a lutto. E' quanto annuncia, in una nota, il presidente
dell'Ente provinciale Andrea Barducci che invita i sindaci del territorio fiorentino a fare altrettanto. Barducci esprime solidarietà e vicinanza alla comunità senegalese spiegando di voler presto organizzare un incontro. ''Non si può non prendere atto - spiega - che le motivazioni di quello che è accaduto risiedono in una cultura basata sul pregiudizio, sull'odio, sulla violenza e sull'esaltazione della razza''.

 

L'arcivescovo Betori: "Dolore e riprovazione"

''Provo profondo e severa riprovazione per quanto è accaduto oggi a Firenze. Il mio primo pensiero va subito alle vittime, che affido alla misericordia del Signore, ai feriti cui auguro pronta guarigione, alle famiglie e ai loro amici provati da una cosi' grande sofferenza''. Lo dice il vescovo di Firenze Giuseppe Betori, riferendosi a quanto accaduto oggi a Firenze. ''Auspico che la mente ed il cuore di ciascuno in questa citta' siano liberati dagli spettri del razzismo e dell'odio etnico. Firenze ritrovi la sua vocazione di città dell' accoglienza e del dialogo. Ogni manifestazione di odio sia prontamente ricacciata dalla coscienza dei fiorentini''.

 

Il regista Leonardo Pieraccioni: "Sono costernato"

''Sono 46 anni che vivo a Firenze e non ho mai visto una cosa del genere''. Lo ha detto il regista toscano Leonardo Pieraccioni a Firenze, in occasione della presentazione del suo ultimo film 'Finalmente la felicita'' in uscita venerdi' in 600 copie in Italia, riguardo la strage accaduta questa mattina nel capoluogo toscano in cui sono morti due senegalesi. ''Piena solidarieta' - ha detto Pieraccioni - alla comunita' dei senegalesi. Questa sera l'anteprima fiorentina sarebbe dovuta essere una serata gioiosa ma e' successo questa cosa incredibile a Firenze, sono costernato. Capisco se il sindaco Renzi non potra' esserci''.