Lerici, (La Spezia), 21 dicembre 2012 - Cinque giorni di silenzio. Si cerca il suo corpo nel fiume Magra ma la speranza è che Andrea Calevo, il giovane imprenditore sequestrato domenica sera nella sua villa dopo da un commando di 4 persone, torni a casa. ''Ci sono possibilità che Andrea sia ancora vivo - ha detto oggi il procuratore di Genova, Michele di Lecce, che guida le indagini -. Lo stiamo cercando ovunque, l'area geografica è estesa". Il magistrato parla di "interessanti spunti investigativi", ma al momento nessuna pista sembra prevalere sulle altre. E i sommozzatori scandagliano le acque dove è stata ritrovata l'auto dell'imprenditore.

Ieri la sorella Laura ha lanciato un nuovo appello ai rapitori. Lo ha fatto dal citofono della residenza sulle colline di Lerici, parlando con i giornalisti: "In questo momento, la cosa più importante è sapere se Andrea sta bene. Ancora una volta, chiediamo un contatto: purtroppo, nonostante le richieste, non si sono fatti ancora sentire".

E la solidarietà alla famiglia Calevo arriva da tutta Lerici, che ieri è stata tappezzata di cartelli con la scritta "Liberate Andrea". Questa sera alle 20, ad Arcola dove si trova la sede dell'azienda di Calevo, si terrà una fiaccolata organizzata dal Comune.