Gran galà dello sport a Castiglion Fiorentino. Premiati Sacchi e Buffon

Seconda edizione con personaggi di alto livello, come del resto la prima

Arrigo Sacchi al Galà dello Sport

Arrigo Sacchi al Galà dello Sport

Castiglion Fiorentino 19 marzo 2017 -   PREMIATI D’ECCEZIONE alla seconda edizione del «Gran Galà dello Sport» ieri sera al Teatro Spina a Castiglion Fiorentino. A cominciare da e Arrigo Sacchi e Gianluigi Buffon. Buffon, campione del mondo 2006, vincitore di tanti scudetti con la Juventus, purtroppo non c'era perché impegnato con la Nazionale, ma il premio gli è stato consegnato a Coverciano ed è stato registrato un video. A lui il premio Bruno Beatrice, a ricordo di un ex calciatore di Fiorentina, Arezzo, Cesena, Ternana.

C'erano invece gli altri sei premiati. Arrigo Sacchi che ha vinto il premio Corrado Viciani, il tecnico di Castiglion Fiorentino. Sacchi col Milan vinse che Coppe Campioni, due Intercontinentali, uno scudetto. Premio Vigor Bovolenta all’ ex pallavolista Damiano Pippi, campione del mondo ed europeo con la Nazionale, quello in ricordo di Alfreo Martini al ciclista Matteo Tosatto, più volte azzurro, vincitore di una tappa al Giro, una Tour, del Giro di Toscana ad Arezzo nel 2004, amico di Daniele Bennati, fra i premiati nel 2016 insieme a Lippi, Despres, Grbic, Sintini.

Premio a ricordo di Mario D’Agata al pugile Leonard Bundu (già campione europeo e che ha combattuto anche per il mondiale), alla memoria di Federico Luzzi a Matilde Mariani, giovanissima tennista aretina, premio sentito, visto che siamo a Castiglion Fiorentino, dedicato a Fabrizio Meoni, al motociclista britannico David Knight, due volte iridato Enduro. L'incasso dell'evento al teatro Spina devoluto alla confraternita di Misericordia. Il premio è un’opera che rappresenta una «lancia che richiama il San Michele Arcangelo, patrono di Castiglion Fiorentino, e un’ala identificativa ell’arcangelo e della Nike di Samotracia».  Ricordato anche il nostro collega Massimo Benigni con un riconoscimento consegnato alle figlie Sara e Ilaria.

Fausto Sarrini