Covid, da lunedì 20 Liguria in zona gialla. Toti: "Siamo nel picco della quarta ondata"

L'annuncio del presidente della Regione: " L'incidenza media settimanale ogni 100mila abitanti si attesta a 313"

Genova, 16 dicembre 2021 - I numeri lo avevano annunciato: la Liguria andava inesorabilmente verso la zona gialla. E così è, da lunedì la regione aumenta le sue restrizioni anti covid. Concorrono all'inasprimento delle regole i tre parametri, tutti e tre sforati.

Le regole in zona gialla

Il record negativo del 15 dicembre: 807 casi

Attualmente la Liguria ha un tasso del 12% di terapie intensive (limite al 10%), del 17% in area medica ordinaria (limite al 15%) e contagi ogni centomila abitanti che si attestano a 313, con un limite di cinquanta. Dunque da lunedì 20 dicembre e per almeno due settimane la Liguria è in giallo.

"Da lunedì la Liguria sarà in zona gialla per le prossime due settimane - dice il presidente della Regione Toti -. Secondo il report del 16 dicembre l'incidenza media settimanale ogni 100mila abitanti si attesta a 313 (314 Savona, 235 Spezia, 647 Imperia, 229 Genova). Dati che ci aspettavamo vista la circolazione del virus nei giorni scorsi e che conferma come ci troviamo nel picco della quarta ondata. Fortunatamente grazie ai vaccini, gli ospedali e le terapie intensive sono occupate di un terzo rispetto allo scorso anno e questo ci permette di non avere situazioni di allarme negli nostri ospedali". 

In queste settimane i bollettini della Regione avevano mostrato un rialzo importante dei contagi. Solo nella giornata di mercoledì 15 dicembre i nuovi positivi erano stati 807 e avevano raggiunto i 700 lo scorso 11 dicembre. 

Nel primo giorno di somministrazione intanto sono state 176 le vaccinazioni anti coronavirus ai bambini tra i 5 e gli 11 anni, mentre sono 5663 le prenotazioni per la stessa fascia d'età

«Un buon avvio che ci consentirà di limitare ulteriormente la circolazione del virus - dice Toti - soprattutto in una fase della pandemia in cui si registra un alto numero di contagi tra i più piccoli con attualmente un'incidenza doppia rispetto all'età adulta. Il vaccino tutelerà la loro salute ma anche la loro socialità, così importante in questa fase della loro vita».