Rave party nel Viterbese, intervengono le forze dell'ordine. Grande deflusso nella notte

Alcuni camper hanno raggiunto Bagni San Filippo (Siena)

Rave party, intervento all'alba: liberata l'area (foto Aprili)

Rave party, intervento all'alba: liberata l'area (foto Aprili)

Valentano (Viterbo), 19 agosto 2021 - E' finito il rave party iniziato il 13 agosto nel Viterbese. "L'area è stata liberata. Non c'è più nessuno all'interno". Lo conferma il sindaco di Valentano Stefano Bigiotti. «Non posso che esprimere soddisfazione - sottolinea -. Il ministro Lamorgese, che ieri pomeriggio mi ha contattato personalmente, ha mantenuto l'impegno preso di liberare l'area entro oggi. Le operazioni si sono svolte nel massimo rispetto delle persone. Ora sono già al lavoro per rimuovere al più presto i rifiuti lasciati nel terreno». 

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"Ripristinato lo Stato di diritto"

«Finalmente è stato ripristinato lo Stato di diritto a Valentano - prosegue il sindaco -. Ringrazio tutte le forze dell'ordine per l'impegno costante profuso per tutta la durata del rave abusivo e in particolare per aver consentito di ripristinare la legalità nel nostro territorio, sgomberando l'area occupata già nelle prime ore dell'alba». Il sindaco poi aggiunge: «Da subito ho manifestato una enorme preoccupazione per quanto accadeva nel nostro Comune, ma anche per la salute e la sicurezza degli stessi giovani partecipanti al rave, che purtroppo ha avuto un triste epilogo con il decesso di un ragazzo, due denunce per violenza sessuale e altri giovani ricoverati in gravissime condizioni». Il sindaco si augura che «criticità del genere non abbiano mai più a ripetersi su tutto il territorio italiano, anche per il dovuto rispetto verso chi opera con grande sacrificio e difficoltà nel rispetto delle regole, della proprietà privata e dell'ambiente». 

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Due ragazzi ricoverati in ospedale 

Due giovani partecipanti al rave sono stati ricoverati in stato di agitazione negli ospedali di Pitigliano e di Grosseto. Il più grave è stato condotto in quello del capoluogo. Secondo quanto appreso da fonti sanitarie i medici stanno cercando di capire la causa clinica delle patologie, anche risalendo, se possibile, a definire l'eventuale ingestione di sostanze alteranti. I due pazienti sono sotto osservazione. A Pitigliano stamani è stata anche ricoverata una giovane per ubriachezza ma poi è stata dimessa in poche ore.  Nel pomeriggio uno dei due pazienti, quello ricoverato all'ospedale di Grosseto, è stato dimesso dopo le cure dei medici. Resta invece ancora in osservazione l'altro che si trova all'ospedale di Pitigliano (Grosseto). Lo si apprende da fonti sanitarie. Dimessi, inoltre, quattro pazienti rimasti da ieri in pronto soccorso sia a Pitigliano e sia a Grosseto per stati di ubriachezza tale da causare coma etilico; poi le loro condizioni sono migliorate e hanno potuto lasciare gli ospedali per fare rientro dai luoghi di provenienza.

 

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2000 ragazzi identificati. In 300 allontanati dal lago di Bolsena

Sono oltre 2.000 le persone identificate e più di 700 i mezzi controllati ai posti di blocco di polizia, carabinieri e guardia di finanza. È quanto si apprende da fonti della questura di Viterbo. Con il contributo della Polizia Stradale è in atto anche il controllo delle strade adiacenti al luogo del raduno. Gli agenti della stradale sono intervenuti in particolare sulle rive del lago di Bolsena dove si erano radunati un centinaio tra camper e autovetture con a bordo oltre 300 persone, che sono state allontanate.

L'arrivo a Bagni San Filippo 

Una ventina di camper provenienti dal rave party di Valentano, nel Viterbese, sono arrivati durante l'ultima notte a Bagni San Filippo, celebre localita' termale nel comune di Castiglione d'Orcia (Siena). Preoccupazione per l'Amministrazione comunale e per il sindaco Claudio Galletti, che si è  immediatamente attivato per garantire la sicurezza e l'ordine pubblico: "Sono presenti molte persone, cani sciolti e numerosi camper - sottolinea il primo cittadino di Castiglione d'Orcia -; arrivati questa notte direttamente dal discusso raduno di Valentano, dove, come abbiamo visto, sono stati creati molti problemi alla sicurezza ed al luogo. Mi sono subito attivato, per quanto di mia competenza, inviando intanto la nostra polizia municipale, contattando il Questore, il presidente della Provincia di Siena, il comandante della Polizia provinciale ed il comando dei Carabinieri per avere controlli immediati e costanti. Vogliamo innanzitutto prevenire eventuali comportamenti fuori dalla legalita', garantendo l'ordine pubblico e la sicurezza di cittadini e turisti, presenti in gran numero in questo periodo, in una localita' turistica nota e frequentata come Bagni San Filippo".

 

Sequestrato furgone

Le forze dell'ordine che stanno presidiando l'area del rave party nel Viterbese hanno sequestrato a carico di due cittadini olandesi un furgone con rimorchio contenente materiale acustico e gruppi elettrogeni, mentre un secondo sequestro è in atto nei confronti di due italiani che sono stati bloccati a bordo del proprio mezzo pesante contenente materiale acustico, dopo aver tentato di forzare il posto di controllo a uno dei varchi di uscita. Lo fa sapere la questura di Viterbo.

Forze dell'ordine al lavoro dall'alba

Le forze dell'ordine, dall'alba di oggi, sono intervenute di fronte all'ingresso del lago di Mezzano. Sul posto una ventina di blindati del reparto mobile della Polizia di Stato, due squadre di conofili e alcune ambulanze. Presenti anche guardia di finanza e carabinieri. Per tutta la notte, dopo lo stop alla musica intorno alle 3, è stato continuo il deflusso di camper, autocarri e auto. I mezzi sono stati fermati ai posti di blocco presenti in tutta la zona, sia nel Viterbese che nella parte di Grosseto, e le persone a bordo sono state identificate. Due ragazzi sono stati arrestati per aver forzato un posto di blocco. Molti partecipanti sono risultati stranieri. Un elicottero sorvola la zona. Intorno alle otto di mattina la stragrande maggioranza dei giovani aveva già abbandonato il luogo. Gli altri stanno smontando le tende e portando via le loro cose in queste ore Al momento permangono un centinaio di mezzi e circa 250 persone ma non si registrano disordini o resistenze e la situazione appare pienamente pacifica.

Nella zona del rave sono visibili numerosi sacchi pieni della spazzatura raccolta dagli stessi partecipanti. Nelle vie limitrofe, invece, stazionano lunghe file di auto e camper in uscita. Ci vorranno ancora delle ore affinché l'intera area torni ad essere libera. Oltre ai tempi tecnici, infatti, non mancano gli inconvenienti dell'ultimo momento, come quello di un gruppo di ragazzi che ha smarrito la chiave dell'auto e sta cercando di contattare qualche familiare per farsi portare un doppione. La musica è spenta e a ballare non c'e' piu' nessuno. Per il rave party di Valentano, quello che si consuma nella giornata di oggi è davvero l'ultimo atto. Ieri sera alcune decine di partecipanti , dopo aver abbandonato il rave, sono segnalati nel centro storico della confinante Pitigliano. Alcuni erano in cerca di cibo, altri si sono addormentati accampandosi nelle strade pubbliche. Risalendo la Toscana in 300 hanno 'occupato' le cascatelle di Saturnia.

In 300 sul lago di Bolsena

Sulle rive del lago di Bolsena la polizia ha subito sgomberato 300 persone che si erano radunate con camper e automobil

Cinque ricoverati in coma etilico

Cinque partecipanti al rave party abusivo di Valenzano di Viterbo sono stati ricoverati al pronto soccorso dell'ospedale della vicina Pitigliano (Grosseto), comune toscano confinante, per gli effetti dell'alcol. Secondo quanto si apprende quattro sono in coma etilico, tuttavia la gravità delle loro condizioni non è tale al momento da giustificare un trasferimento a Grosseto e vengono curati nel piccolo ospedale della Maremma. Secondo quanto si apprende da fonti, per le strade di campagna che portano al rave party è un andirivieni continuo di ambulanze per assistere i partecipanti che si stanno sentendo male dopo giorni di 'sballo' e musica. Alcuni di loro vengono curati sul posto, altri trasferiti ai pronto soccorso. Non è chiarito al momento quante persone sono state soccorse e dall'area del rave le informazioni giungono frammentarie. Presidi sanitari mobili assicurano una pronta assistenza in caso di bisogno

Il precedente

Le  immagini del rave che arrivano dalle campagne davanti al lago di Mezzano, nel Viterbese, riportano alla memoria quanto successo ai primi di luglio in Toscana. Un borgo era rimasto ostaggio per quattro giorni di un rave party abusivo con seimila persone arrivate da tutta Europa, in auto, camper, roulotte e persino pullman organizzati. Succedeva tra sabato 3 e martedi' 6 luglio a Tavolaia, una piccola frazione del Comune di Santa Maria a Monte, in provincia di Pisa. Per quattro giorni e tre notti i residenti erano stati costretti a recintare le proprie abitazioni o a fare la guardia per evitare che i partecipanti al rave, sotto effetto di alcol e droghe, si introducessero in giardini e pertinenze. Tre notti insonni tra musica a tutto volume, 'sparata' da gigantesche casse portate su un tir francese. poi sequestrato, e qualche atto di vandalismo. Bottiglie di birra scagliate nei giardini e gente 'sballata' che vagava tra le vicine case di Tavolaia scoperta a fare i propri bisogni sugli usci o nei giardini. Un inferno in una frazione fino a prima immersa tra natura e silenzio.

I video e le foto pubblicati sui social dai partecipanti al rave abusivo avevano alimentato rabbia e domande degli abitanti: "Perche' a noi cittadini vengono chiesti sacrifici, vaccini, green pass, mascherine mentre 6.000 persone possono arrivare da ogni parte d'Europa senza controlli o quarantene, occupare abusivamente un luogo e vivere per tre giorni ai confini della legalita' e del rispetto?". I partecipanti al rave di Tavolaia erano arrivati da regioni del Centro-Nord e dall'estero: moltissimi dalla Francia e anche da Spagna, Svizzera e Inghilterra. Il sindaco del paese si era rivolto alla Prefettura di Pisa che aveva da subito attivato posti di blocco e sbarrato le strade di accesso al pianoro. Un lavoro immane per le forze dell'ordine che si era poi concluso, fra le altre cose, con l'arresto di un pluripregiudicato, il sequestro di un tir francese con le mastodontiche casse, un giovane in prognosi riservata per aver ingerito del liquido di raffreddamento e l'identificazione di 1.084 persone. Per tutti erano scattate la denuncia per il reato d'invasione di terreni aggravato e il Foglio di via obbligatorio, con divieto di ritorno a Pisa fino a 3 anni.