Ristoratori e ambulanti, il giorno della rabbia. "Vogliamo essere risarciti"

Due esercenti fiorentini in prima linea nella clamorosa protesta davanti a Montecitorio: "Una battaglia di civiltà e di rispetto"

Momi El Hawi, titolare delle pizzerie da Tito, a Roma durante gli scontri (Ansa)

Momi El Hawi, titolare delle pizzerie da Tito, a Roma durante gli scontri (Ansa)

Firenze, 7 aprile 2021 - Ci sono almeno sette persone identificate dopo i momenti di tensione e i tafferugli davanti a Montecitorio a Roma, dove ambulanti e ristoratori, a migliaia, sono arrivati da tutta Italia per manifestare contro le restrizioni anti-Covid e chiedere la riapertura immediata delle loro attività. Due nelle fasi iniziali della protesta, poi altri cinque manifestanti sono stati accompagnati negli uffici del commissariato e la loro posizione è al vaglio degli inquirenti. Si valuta anche attraverso i filmati se procedere o meno al fermo.

In prima linea, anche uno dei leader del movimento "Io Apro", Momi El Hawi, gestore dei ristoranti Da Tito, che anche nella Capitale ha sfidato faccia a faccia le forze dell’ordine. Il ristoratore ribelle, insieme alla delegazione fiorentina, ha guidato la carovana lungo 3.600 chilometri fra andata e ritorno: dopo Modena, Milano, Napoli, Palermo e Bologna ieri è arrivata proprio a Roma. Il tour di Io Apro culminerà oggi quando tutti gli imprenditori alzeranno contemporaneamente le saracinesche dei propri locali in tutte le città.

In piazza, a Roma, anche Viola Cioncolini, la titolare del Rouge di via Pisana: "Io sono stata costretta a chiudere il mio locale, nessuno mi ha aiutata. Sono stata lasciata sola. Il vero virus sono le istituzioni" dice Viola mentre in pizza Montecitorio le urla dei partecipanti crescono. "Sono qui in piazza – riprende – per difendere il diritto al lavoro di tutti. Non è giusto che chi ci governa distrugga con le proprie scelte scellerate i sacrifici di una vita. Vogliamo aprire, essere messi nelle condizioni di portare a casa uno stipendio come tutti gli altri e vogliamo essere risarciti dei danni. Facciamo appello agli avvocati, a chi vuole sostenerci nella nostra battaglia legale che è una battaglia di civiltà e rispetto" si sfoga la titolare del Rouge , che durante la fase di disobbedienza fiorentina più volte ha sfidato i controlli facendo trovare manichini al posto dei clienti.

"Vergogna, vergogna – urlano alcuni ristoratori – Venduti", mentre i poliziotti cercano di fare da scudo al palazzo. "Fateci entrare, siamo disarmati, fateci entrare" dice Momi mentre gli agenti cercano di bloccarlo. Il bilancio parziale degli scontri tra i manifestanti, molti dei quali senza mascherina, che hanno cercato di sfondare le transenne e il cordone delle forze dell’ordine, conta un poliziotto ferito, colpito da una bottiglia. E’ stato portato in ospedale e medicato per una ferita lacero-contusa. Altri agenti sono stati colpiti dal lancio di oggetti ma sono stati medicati sul posto.