Un giorno di ricerche e angoscia. Ma dell’elicottero nessuna traccia

Continuano le operazioni al confine con l’Emilia per rintracciare il velivolo scomparso dopo il decollo. Ecco chi sono i sei imprenditori stranieri dispersi insieme al pilota italiano

Lucca, 11 giugno 2022 - Sono andate avanti senza sosta le ricerche dell’elicottero scomparso da giovedì nell’appennino tosco emiliano. Le operazioni si sono concentrate nella zona della Garfagnana e Pavullo nel Frignano, al confine tra le due regioni, ma ancora senza esito.

L’elicottero, Agusta Aw119 Koala, era partito giovedì mattina dall’aeroporto di Tassignano ed era diretto a Treviso, ma non è mai arrivato a destinazione e durante il tragitto si sono perse le tracce. A bordo sei imprenditori del mondo del cartario (quattro di origini turche e due di origini libanesi) venuti in città per partecipare alla fiera It’s Tissue.

Si tratta di Kenar Serhat, Cez Arif, Ilker Ucar, Altug Bulent Erbil, dipendenti di un’importante azienda turca, la Eczacibasi; e di Chadi Kreidy e Tarek Tayah, rispettivamente della ditta Sanita e Gespa del gruppo libanese Indevco. Al comando del mezzo Corrado Levorin, pilota 33enne di Padova. 

 

Mezzi di soccorso nella zona del Monte Cella (Foto Borghesi)
Mezzi di soccorso nella zona del Monte Cella (Foto Borghesi)

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Mentre continuano le ricerche tra i monti, a piedi e in volo, coordinate dall’Aeronautica militare di Poggio Renatico, sul versante lucchese si monitora costantemente la situazione. Nella giornata di ieri sono stati due (alle 11 e alle 16) i vertici in Prefettura con il centro coordinamento soccorsi. Al tavolo tutte le forze di polizia, la Provincia, i vigili del fuoco, il 118, il Sast, il safety manager dell’aeroporto di Tassignano Jacopo Del Carlo e collegati via web anche la Regione e l’Aeronatica militare di Pisa.

Sulla vicenda la Procura apre un fascicolo per disastro colposo e indagano i carabinieri. I militari si sono recati negli hotel dove i due gruppi alloggiavano (San Marco ed Eurostar), hanno perlustrato le camere dei passeggeri, recuperato i passaporti e cercato tutte le informazioni possibili anche grazie a chi è stato a stretto contatto con i sei imprenditori durante la trasferta lucchese.

Molto più che colleghi. Amici. Tra di loro, rimasti in città, la notizia ha diffuso grande angoscia. Tra tutti c’è Bassem Bteich, imprenditore libanese, che la sera prima era con gli altri due a cena e sarebbe dovuto partire insieme al gruppo giovedì, salvo poi rimanere in città per altri impegni. Ieri è stato raggiunto da altri due colleghi del gruppo Indevco.

Erano andati a Pescara, sempre per lavoro, ma hanno deciso di tornare a Lucca viste le circostanze. Uno dei due è Sleiman Eid, vicepresidente della Napco, incaricato dal gruppo di fare da intermediario con le istituzioni locali. C’era anche lui nella delegazione che ieri si è recata a Modena, dal prefetto Alessandra Camporota. Intanto dal Libano arriverà a Lucca il fratello di Tarek El Tayak, uno dei dispersi, che nel 2020 perse la moglie nella tragica esplosione a Beirut. 

Elicottero scomparso, le ricerche dei vigili del fuoco
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