Zona arancione: la situazione di Toscana, Umbria e Liguria, chi può rischiare

Il punto sui dati dell'Agenas, che fotografano lo stato delle singole regioni

Firenze, 13 gennaio 2022 - Quanto rischiano la zona arancione Toscana, Umbria e Liguria. Ecco la situazione delle tre regioni. Tutte e tre hanno dovuto affrontare in queste settimane un ritorno pesante dei contagi e dei ricoveri. La Toscana è arrivata fin oltre i 16mila contagi giornalieri, La Liguria ha toccato i novemila. Numeri importanti. E se da una parte la variante omicron, responsabile dell'impennata, crea meno danni e meno ospedalizzazioni, è chiaro che su numeri così elevati la ricaduta sugli ospedali esiste.

Il confronto fra Toscana, Umbria e Liguria
Il confronto fra Toscana, Umbria e Liguria

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Come si sa, a determinare il cambio di colore è principalmente il tasso di saturazione delle terapie intensive e dei reparti ordinari. Per la zona gialla serve superare il limite del 10% delle terapie intensive e del 20% dei reparti ordinari. Per la zona arancione il 20% delle terapie intensive e il 30% dei reparti ordinari. Serve, per il cambio di colore e in particolare per l'arancione, aver superato il limite dei 150 casi settimanali ogni centomila abitanti. Limite che tutte e tre le regioni ampiamente superano abbondantemente. Va un po' diversamente per le altre due voci, quelle appunto "ospedaliere".

Toscana

Attualmente la Toscana è in zona gialla. Secondo i dati dell'Agenas, la regione ha attualmente un 22% di tasso di saturazione delle terapie intensive. Il limite dell'arancione per questa voce è superato. Non così per i reparti ordinari, che attualmente sono al 23%. La prossima settimana la regione resterà gialla, da valutare invece cosa accadrà per la settimana successiva, quella dal 24 al 30 gennaio. Serve che la curva dei ricoveri, che continua a salire arrivando a toccare adesso i 1276 pazienti in ospedale, cominci un'inversione di tendenza, cominci a raffreddarsi. Di fatto la curva dei ricoveri sale quotidianamente, e non si è mai fermata, dal 19 dicembre. L'Rt in Toscana è, secondo le rilevazioni della scorsa settimana, a 1,65.

Umbria

Attualmente in zona bianca. Numeri da zona arancione in Umbria per quanto riguarda i ricoveri ordinari. Siamo infatti al 31%, ma attualmente le terapie intensive sono più basse: il 16%, cosa che piazza la regione in una virtuale zona gialla. Non arancione appunto, in attesa che la curva si raffreddi. Cosa che è già iniziata a succedere. In Umbria i positivi settimanali su centomila abitanti sono 789. L'Rt è piuttosto alto, a 1.91. 

Liguria

Attualmente in zona gialla. E' la Regione che, delle tre, ha il tasso di occupazione dei reparti ordinari più alto. Siamo infatti al 38%, un numero che avvicina addirittura alla zona rossa, dove il limite per i ricoveri nei reparti covid è fissato al 40%. I numeri delle terapie intensive invece sono più bassi. Attualmente il tasso di saturazione delle rianimazioni è infatti al 18%, cosa che porrebbe la regione in una virtuale zona gialla. L'Rt della Liguria è a 1.09, secondo le ultime rilevazioni dell'Istituto Superiore di Sanità.

La Liguria chiarisce: "Lontani da saturazione"

In Liguria ci sono «219 posti letto di terapia intensiva e quelli attualmente occupati sono 40. Siamo quindi ben lontani dalla saturazione che sembrerebbe apparire dai dati della Fondazione Gimbe». Lo afferma Filippo Ansaldi, direttore generale di Alisa, l'Agenzia ligure per la sanità. Secondo Gimbe la Liguria ha un solo posto in terapia intensiva libero per superare la soglia critica del 20%,. Per Gimbe è al 19,5%, ma con i numeri forniti da Alisa la percentuale è 18,2%.

Gimbe: "Molte regioni arancioni a fine mese"

L'enorme quantità di nuovi casi «incontrando una popolazione suscettibile troppo numerosa, sta progressivamente saturando gli ospedali, di conseguenza, molte regioni si avviano verso la zona arancione entro fine mese». Così il presidente della Fondazione Gimbe, Cartabellotta facendo il punto sui posti letto ancora disponibili che, in caso di occupazione da parte di pazienti Covid, porterebbe ciascuna Regione in zona arancione al netto di un eventuale incremento dei posti. Calabria e Piemonte sono a 0 posti disponibili in intensive e in area medica, Liguria 0 area medica e 1 posto in intensiva, Sicilia 0 in area medica e 4 intensive.