"Nuove regole per le visite in ospedale". La morte di Simone scardina la burocrazia

Firenze, Giani telefona alla mamma del giovane spirato in reparto senza nessun parente accanto. "Le Asl devono semplificare gli accessi"

Rosalia De Caro, madre di Simone Benvenuti, durante la trasmissione Agorà di Rai 3

Rosalia De Caro, madre di Simone Benvenuti, durante la trasmissione Agorà di Rai 3

Firenze, 28 gennaio 2022 - L’impegno del governatore Eugenio Giani a studiare un’ordinanza che uniformi e semplifichi le regole d’accesso agli ospedali. E, nel frattempo, la richiesta inviata dalla Regione alle Asl perché preparino protocolli operativi, mettendo nero su bianco come intendano applicare le deroghe per permettere le visite dei parenti. Non è caduta nel vuoto la richiesta accorata di Rosalia De Caro, 47 anni, mamma di Simone Benvenuti, il ragazzo fiorentino di 23 anni morto da solo all’ospedale San Giovanni di Dio per una rigida applicazione delle norme anti-Covid.

"Mi appello ai politici e alle istituzioni – aveva detto ieri la donna a La Nazione – modificate quella norma. Fate in modo che non accada mai più". Ieri la signora Rosalia è stata contattata telefonicamente da Giani, in questi giorni a Roma per l’elezione del Presidente della Repubblica. "Ho voluto esprimerle personalmente le mie condoglianze e la vicinanza della Regione – ha detto – per una vicenda che mi ha colpito profondamente. Ho trovato una donna di grande dignità e pacatezza pur nel dolore immenso della perdita di un figlio di 23 anni. Le ho espresso il desiderio di incontrarla, appena rientrerò a Firenze, per capire meglio cosa sia successo. Stiamo lavorando per accogliere il suo appello. Sto valutando un’ordinanza che dia indicazioni uniformi. Non dobbiamo però irrigidire il quadro con nuove regole ma semplificare e snellire: abbiamo a che fare con dei sentimenti che non possono essere prigionieri della burocrazia". 

Sempre ieri la questione è stata al centro di un tavolo con i vertici della sanità toscana: "Abbiamo dato indicazioni alle Asl – ha spiegato l’assessore alla salute Simone Bezzini – di predisporre con urgenza protocolli operativi per l’attuazione della circolare emanata nelle settimane scorse dal direttore Gelli, con particolare riferimento alla deroga al divieto di accesso per visitatori e parenti nelle situazioni di fragilità e vulnerabilità, dopo autorizzazione della direzione sanitaria". In parole più semplici, la Regione ha chiesto di sapere come e quando, nei vari ospedali, si faranno entrare i parenti. "L’obbiettivo – ha detto ancora Bezzini – è standardizzare le procedure per coniugare la tutela della salute di ospiti e personale con le esigenze di umanizzazione delle cure, a partire dalle relazioni con i familiari. Monitoreremo l’andamento del contagio e, appena possibile, adotteremo nuove indicazioni. Nei prossimi giorni organizzeremo un confronto con le direzioni aziendali e il consiglio dei cittadini, che promuove la partecipazione della cittadinanza in ambito sanitario".

L’Ordine dei medici di Firenze, intanto, ha proposto di autorizzare sempre le visite da parte di chi è vaccinato con tre dosi. Un’ipotesi che potrà essere valutata nelle prossime settimane anche in base all’evoluzione della pandemia.