Toscana zona rossa a Pasqua: incontro coi parenti, seconde case, cosa si può fare

Il punto sui divieti nelle vacanze primaverili

Controlli dei carabinieri (New Press Photo)

Controlli dei carabinieri (New Press Photo)

Firenze, 30 marzo 2021 - La Toscana sarà in zona rossa nei giorni di Pasqua. Come tutta Italia, anche per la Toscana scatterà il lockdown a causa del coronavirus. Uscire di casa non sarà possibile se non per motivi di lavoro o di necessità particolari. Una Pasqua blindata dunque, come quella del 2020. Un anno dopo la Toscana torna dunque a fare i conti con un lockdown che si spera attenui la curva dei contagi. Da diversi giorni la regione fa i conti con un "plateau" di circa 1200-1300 casi al giorno.

Le regole in zona arancione: cosa si può fare

La Toscana resta zona arancione dal 15 al 21 marzo, ma alcuni comuni vanno in zona rossa

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La speranza è che le misure attenuino la curva stessa. Per il momento, e almeno fino a domenica 21 marzo, primo giorno di primavera, la Toscana resterà arancione. Poi sarà il Ministero della Salute a decidere il da farsi, come per tutte le altre regioni.

Tre giorni di zona rossa

 L'unica vera certezza per tutti rimane la zona rossa nei giorni pasquali. Sabato 3, domenica 4 e lunedì 5 aprile l'Italia e la Toscana sono rossi. Indipendentemente dal colore in cui sarà in quel momento, la regione appunto va in lockdown. Questo principalmente per evitare spostamenti, assembramenti, pranzi e cene che tradizionalmente vengono favorite dal periodo pasquale. 

Le regole in zona rossa: cosa si può fare

La Messa

Ma cosa sarà possibile fare a Pasqua? Ci sono delle eccezioni a questo lockdown? Diciamo che intanto le celebrazioni liturgiche si svolgeranno regolarmente. Essendo in vigore il coprifuoco dalle 22 alle 5, non si potranno svolgere le celebrazioni della mezzanotte del sabato e quelle del venerdì sera, che con ogni probabilità come a Natale saranno anticipate a un orario più consono. Per il resto, le Messe mattutine e quelle del pomeriggio si svolgeranno regolarmente. Ovviamente ogni parrocchia si organizzerà come crederà più opportuno, mentre saranno in vigore tutte le misure di sicurezza. Dal distanziamento alle mascherine all'igienizzazione delle mani, queste importanti misure per limitare il contagio rimarranno come sempre. 

Il pranzo in famiglia

Il pranzo di Pasqua e quelli del sabato o di Pasquetta saranno possibili ricevendo un massimo di due persone nella propria casa. Le disposizioni governative sugli spostamenti infatti dicono che nei giorni di sabato, Pasqua e Pasquetta sarà possibile, una volta al giorno tra le 5 e le 22, raggiungere una casa situata in qualsiasi parte della Toscana. Potranno raggiungerla due persone conviventi più massimo due figli minori di 14 anni. Attenzione due persone e non più di due: non sarà possibile insomma organizzare pranzi e cene con tanti parenti. Potremo invitare due persone più due eventuali minori di 14 anni che li accompagnano. Ovviamente ogni nucleo familiare convivente potrà pranzare e cenare insieme, come sempre ha fatto fin qui. Questo spostamento di due persone in un'altra casa è solo per il 3, 4 e 5 aprile ma non prima del 2 aprile e dopo il 6 aprile. 

Passeggiate

E se dopo pranzo voglio fare una passeggiata? Nei tre giorni di zona rossa sarà consentita soltanto nei pressi della propria abitazione ma non in giro per la città. E' considerata infatti attività motoria, che appunto si può fare solo vicino a casa. Diverso il caso dell'attività sportiva, come una corsa: posso andare a correre o in bicicletta ma partendo dalla mia abitazione e non spostandomi in macchina in un punto e poi andare a camminare. Restano chiuse le palestre. 

Seconde case

Sulle seconde case in Toscana è in atto una battaglia. Per il Governo si può andare in una seconda casa purché non sia abitata da nessun altro e purché ci si rechi soltanto il nucleo familiare convivente, senza invitare amici, parenti o simili. Il presidente della Regione Giani aveva emesso una specifica ordinanza per la quale solo chi aveva il medico di famiglia in Toscana poteva raggiungere una seconda casa in Toscana, per escludere in questo modo la "migrazione" dalle regioni del nord. Il Tar ha bocciato l'ordinanza del presidente Giani, che ha comunque annunciato una nuova ordinanza. La questione è dunque ancora in evoluzione. 

Bar e ristoranti: solo asporto

I locali come bar e ristoranti potranno essere aperti nei giorni di Pasqua ma soltanto per l'asporto: non sarà possibile consumare all'interno dei locali stessi. L'asporto è consentito dalle 5 alle 22 di ogni giorno. Ma dalle 18 alle 22 la vendita da asporto è vietata in quei locali del tipo "bar senza cucina", come enoteche e simili. Negli hotel sono consentiti pranzi e cene ma soltanto per i clienti dell'hotel stesso. In tutti i bar e ristoranti e simili la consegna a domicilio è sempre permessa.