Il Ministro Speranza: "L'Italia migliore vuole il vaccino, che è l'arma contro il covid"

Il titolare del dicastero della Salute a Livorno per l'incontro con i sostenitori di Articolo Uno

Il ministro Speranza all'evento di Articolo Uno (Foto Novi)

Il ministro Speranza all'evento di Articolo Uno (Foto Novi)

Livorno, 31 agosto 2021 - "Solidarietà ai tanti colpiti da minacce e da violenti attacchi. Dal ministro Di Maio al professor Bassetti, fino ai giornalisti, sono ormai in troppi a subire le invettive e le aggressioni da parte di frange di violenti contestatori. Così si sta superando il limite. La violenza non può mai essere tollerata". Lo ha affermato il ministro della Salute, Roberto Speranza, arrivando alla festa di Articolo Uno a Livorno. Il ministro ha incontrato i sostenitori del partito e viene intervistato dalla direttrice de La Nazione Agnese Pini. 

Il ministro Speranza: "Terza dose del vaccino? E' molto probabile"

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"I dati sono molto chiari: il 75% delle persone vaccinabili hanno preso la prima dose e siamo a numeri alti di persone che hanno prenotato negli ultimi giorni - dice Speranza - Questo significa che la stragrande maggioranza delle persone ha capito che il vaccino è la grande arma contro il covid. I vaccini ci permettono di gestire il covid con pochissime chiusure". Poi prosegue: "Attenzione a trasferire sul piano mediatico un gruppo che protesta in un gruppo di maggioranza. La maggior parte delle persone vuole il vaccino". 

Il ministro Speranza all'evento di Articolo Uno (Foto Novi)
Il ministro Speranza all'evento di Articolo Uno (Foto Novi)

Un centinaio, fuori dal luogo in cui si tiene la manifestazione di Articolo Uno, i contestatori: si tratta di no green pass, che hanno megafoni, tamburi e anche alcune corone di fiori. Gridano slogan contro le televisioni, i mass media e lo stesso ministro. 

Speranza condanna gli eccessi dei no vax: "Quando si tira un pugno a un giornalista o quando si minaccia sotto casa un medico io penso che si superi il limite, c'è un limite oltre il quale non si può andare. Quando avviene questo c'è bisogno di una risposta. Penso che se si supera il limite è chiaro che anche la maggioranza silenziosa deve dire che la violenza non deve essere accettata". 

Il ministro Speranza parla dei no vax: "Siamo in uno stato di diritto, esistono leggi che devono essere rispettate. Far rispettare le leggi sia in sintonia con la maggior parte delle persone, che ha ben in mente cosa è stato questo anno e mezzo: 130mila vite spezzate, genitori e nonni che non ci sono più, i nostri presìdi in grandissima difficoltà. Non dobbiamo arretrare ma far rispettare le norme. Interrompere un pubblico servizio, bloccare le stazioni, non deve avvenire". 

Il green pass è il mezzo, per il ministro, per gestire questi mesi. "Ci consulteremo poi in sede di Consiglio dei ministri per un'eventuale estensione. Con gli altri ministri stiamo lavorando alle proposte. Alla fine il green pass è lo strumento che abbiamo per evitare le chiusure, mi fa ridere quando sento dire che il green pass ci toglie libertà. No, ci consente di avere libertà". 

Sui vaccini, "I numeri ci danno ragione. Spesso c'è un uso fazioso dei social network. Penso che noi abbiamo una missione da svolgere. Ci sono molte persone non ancora vaccinate che non sono no vax, hanno solo timore. Dobbiamo parlare con queste persone e fargli capire che il vaccino è il modo migliore per difendere loro stessi e difendere tutti gli altri.