Medico arrestato per le false vaccinazioni, ora si indaga su centinaia di pazienti no vax

Federico Calvani ai domiciliari. Già 19 le persone finite nei guai. L’inchiesta partita da Prato si sta allargando a tutta la regione

Gli ambulatori di Maresca dove è avvenuto il blitz dei Nas. Nel riquadro Federico Calvani

Gli ambulatori di Maresca dove è avvenuto il blitz dei Nas. Nel riquadro Federico Calvani

Pistoia, 2 gennaio 2021 - Un pellegrinaggio sospetto: non si era mai vista tanta gente entrare nel piccolo ambulatorio di Maresca e così anche nelle altre sedi dei paesini della Montagna pistoiese, ad Abetone Cutigliano e a Marliana. Troppi quei forestieri, che sceglievano di farsi vaccinare dal dottor Federico Calvani, disposti a macinarsi chilometri e tornanti, anche con il maltempo, partendo da Firenze, Lucca, Prato e persino Pisa. Poi, finalmente, qualcuno decide di parlare: è un mamma di Prato, preoccupata che il figlio si ammali di Covid, perché sospetta che quel green pass ottenuto dal medico della montagna in realtà sia stato rilasciato senza che sia avvenuta alcuna vaccinazione.

Scattano le indagini: i militari di Prato iniziano gli accertamenti insieme ai carabinieri del Nas di Firenze, che dai monitoraggi già in corso avevano notato alcune anomalie riguardo le attestazioni che provenivano dal medico vaccinatore. Incongruenze, sembra, tra gli spostamenti dei pazienti con green pass e le date delle presunte sedute vaccinali. Ci sono voluti circa venti giorni per chiudere il cerchio, un tempo minimo ma necessario per consolidare le prove che hanno portato, venerdì mattina, all’arresto del medico nel suo ambulatorio di Maresca. La misura cautelare degli arresti domiciliari è stata disposta dal gip su richiesta della stessa procura di Pistoia, guidata da Tommaso Coletta. Nessun giro di affari dietro questa condotta, ma con tutta probabilità la pura convinzione no vax della inefficacia del vaccino. L’inchiesta è destinata ad allargarsi: intanto sono già 19 le persone indagate per concorso in falso ideologico informatico, cioè i possessori dei falsi green pass. Tra i no vax "vaccinati per finta" risultano anche due minorenni. Ma il giro delle persone coinvolte sarebbe ben più esteso: sarebbero centinaia i pazienti falsamente immunizzati, mentre gli inquirenti indagano anche su altri colleghi del medico.

Ma che cosa accadeva all’interno degli ambulatori montani? In pratica, il dottore fissava l’appuntamento per la seduta vaccinale, ma alla fine gettava il siero e poi compilava i dati del paziente all’interno del sistema informatico sanitario della prevenzione collettiva (Sispc). Tante le intercettazioni video e telefoniche che proverebbero questi comportamenti illeciti. Il medico infatti sarebbe andato avanti per settimane con le sue finte sedute, senza sapere di avere il telefono e lo studio sotto controllo. Gli inquirenti hanno agito in maniera mirata, evitando di coinvolgere i pazienti estranei a queste pratiche. Pesanti le accuse: Calvani è indagato per falso, peculato, truffa al sistema sanitario e omissione di atti di ufficio. Il peculato è scattato per aver sprecato le dosi di vaccino, di cui disponeva dalla Asl; il falso per le dichiarazioni di vaccinazione fatte come pubblico ufficiale, e infatti il medico è gravemente indiziato di aver inserito i dati falsi nel sistema informatico sanitario (Sispc) della Regione Toscana; la truffa, per aver ingannato il servizio sanitario. L’omissione di atti di ufficio, infine, si configura per non aver prescritto i tamponi di controllo alle persone non vaccinate.