Covid, Toscana verso la zona gialla. In 5mila brindano al nuovo anno prenotando il tampone

Negli ospedali cresce l’occupazione dei posti letto "ma molti ricoverati entrano per altre patologie e vengono incidentalmente riscontrati positivi"

Firenze, 2 gennaio 2022 - Oltre cinquemila toscani hanno festeggiato il Capodanno, a mezzanotte in punto, collegati alla piattaforma regionale, cercando disperatamente un posto libero per fare il tampone. "Sono giorni intensi per i sistemi informatici della Regione, senza tregua anche nelle notti di festa", spiega Andrea Belardinelli, direttore del settore Sanità digitale e innovazione.

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La situazione è complicata anche dall’arrivo di virus influenzali e parainfluenzali che, manifestandosi con sintomi simili a quelli del Covid, aumentano la necessità di avere una diagnosi differenziale. L’epidemia, a livello di contagi sta battendo forte. Con una crescita impressionante negli ultimi sette giorni: i nuovi casi registrati sono stati 65.385 contro i 15.234 dei sette giorni precedenti. L’aumento percentuale del 329%. In pratica il numero dei nuovi positivi è più che quadruplicato.

Nell’ultima settimana un toscano su 50 è risultato positivo al Covid, con un tasso che viaggia sui duemila casi per 100mila abitanti. Nel report di ieri la Toscana era, subito dietro l’Umbria, la regione con i dati peggiori per quanto riguarda la diffusione del virus.

Fortunatamente, almeno sulla popolazione vaccinata, la variante Omicron che ormai si è sostituita completamente alla Delta, sembra al momento esprimersi clinicamente sugli infettati con sintomi meno gravi alle vie respiratorie rispetto al virus originario e alle successive varianti. Tanto che l’aumento dei ricoverati in Toscana, negli ultimi sette giorni, è passato da 481 a 734 con un incremento percentuale del 34%. L’indice di saturazione dei reparti Covid raggiunge il 13% a due punti percentuali dalla soglia del 15% che farà scattare l’automatismo della zona gialla – a partire dal 10 gennaio – con il contemporaneo sforamento del 10% dei posti occupati in terapia intensiva: ieri erano 81 (5 in più rispetto al giorno precedente) con un indice di saturazione del 14,2%.

"C’è da dire che molti quadri clinici dei ricoverati Covid prescindono dalla sindrome causata dal virus – spiega il direttore sanitario dell’Asl Toscana centro, Emanuele Gori – Sono infatti moltissimi i pazienti che arrivano al pronto soccorso per altre cause e la cui positività viene riscontrata solo incidentalmente all’effettuazione del tampone". C’è insomma chi arriva con una gamba rotta, con una colica di reni, per un infarto e poi risulta positivo al virus con la necessità di essere ricoverato nei reparti Covid per impedire il contagio degli altri pazienti.

In ogni caso, se l’epidemia continuasse a battere con questa virulenza, e nei prossimi giorni per effetto dell’ampliamento della platea dei contagiati aumentasse significativamente il numero dei pazienti che hanno necessità di cure, la Toscana potrebbe anche rischiare l’arancione. Ma dovrebbero crescere al 20% i letti occupati in terapia intensiva e al 30% quelli delle degenze ordinarie. Non è molto probabile, ma non è escluso, che questo possa accadere nei soli cinque giorni che mancano alla prossima riunione del comitato tecnico scientifico che valuterà i dati delle regioni pe r far scattare le zone a colori. Se è improbabile l’arancione è molto probabile il giallo.

"La Toscana è ancora in zona bianca grazie alla vaccinazione, siamo i primi in Italia, all’85% – spiega il governatore Eugenio Giani – La Toscana ha retto più di altre regioni. Certo, anche se uno arriva prima, siamo in un mondo globale, e se nei prossimi giorni accadrà" di andare in zona gialla "non ne faccio certo un dramma". "Quello che è importante è che noi continuiamo sulla strada che ci ha caratterizzato come modello Toscana, ossia l’intensità della vaccinazione. Io sono per l’obbligo vaccinale".