Covid Italia 27 giugno: 782 nuovi casi e 14 morti

Regioni anticipano richiami Astrazeneca contro variante Delta.

Corsa alle vaccinazioni in Italia

Corsa alle vaccinazioni in Italia

Roma, 27 giugno 2021 - Sono 782 i positivi al test del coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 838. Sono invece 14 le vittime in un giorno, mentre ieri erano state 40. I casi in Italia dall'inizio dell'epidemia sono 4.258.069, i morti 127.472. I dimessi ed i guariti sono invece 4.073.435, con un incremento di 1.336 rispetto a ieri, mentre gli attualmente positivi scendono a 57.162, in calo di 570 nelle ultime 24 ore. In isolamento domiciliare ci sono 55.125 persone. Sul fronte delle regioni, la Lombardia è quella che registra piu' casi con un incremento di 119 unita', seguita dalla Sicilia con un incremento di 111 unita'. La Valle d'Aosta registra 2 nuovi casi di coronavirus mentre la Provincia Autonoma di Trento e quella Bolzano ne registrano entrambe 1.

Tasso di positività

Sono 138.391 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 224.493. Il tasso di positività è stabile allo 0,5% (ieri era 0,4% ). 

Terapie intensive e ricoveri

Sono 294 i pazienti ricoverati in terapia intensiva per il Covid in Italia, con un calo di 4 rispetto a ieri nel saldo quotidiano tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri, secondo i dati del ministero della Salute, sono stati 10 (ieri erano stati 9). I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 1.743, in calo di 28 unità rispetto a ieri. 

Italia tutta zona bianca

L'Italia tutta in zona biancaniente coprifuoco e mascherine in tasca all'aperto. Da domani, lunedì 28 giugno, inizia una nuova fase nella battaglia contro il Covid, una fase molto simile alla normalità. Grazie al crollo dei contagi nelle ultime settimane (arrivati ormai a meno di mille al giorno), cui ha fatto seguito quello dei ricoveri e dei decessi: le terapie intensive e i ricoveri ordinari sono al 3% di occupazione, ben sotto la soglia di allerta (fissata rispettivamente al 30 e al 40%), l'indice Rt è stabilmente sotto 1 da oltre un mese (ed è fermo da settimane a 0,68-0,69), l'incidenza precipitata ormai a 10 casi per centomila, a un livello che rende possibile il tracciamento dei contatti. C'e', naturalmente, la spada di damocle della variante delta, arrivata secondo gli ultimi dati Iss a sfiorare il 17% di tutti i contagi Covid nella Penisola, che probabilmente diventera' dominante entro l'estate, e potrebbe portare a un rialzo dei casi. Sara' fondamentale, viene ripetuto dal Governo, vaccinare a piu' non posso anche durante l'estate. 

Ma al momento, i numeri italiani tengono, e con l'ingresso della Val d'Aosta, ultima regione rimasta in giallo, nella fascia a minori restrizioni, da domani tutte le Regioni saranno in zona bianca. Questo perché nel consueto monitoraggio settimanale del venerdì, anche la piccola regione alpina ha raggiunto il traguardo dei tre report consecutivi con l'incidenza sotto i 50 casi settimanali per centomila abitanti, avendo a oggi un'incidenza di 10 casi per centomila.

Stop al coprifuoco

Il coprifuoco, domani insomma sara' un giorno simbolico del cambio di fase: non solo tutte le Regioni in bianco, ma anche l'addio all'obbligo della mascherina all'aperto, dopo il parere del Cts e la relativa ordinanza del ministro Speranza. Si dovra' indossare solo in caso di rischi di assembramento (mercati all'aperto, fiere, code ecc.) e ovviamente se si entra in un negozio, altrimenti bastera' averla con se'. A inaugurare la zona bianca che sancisce il graduale ritorno alla normalita' (dopo l'esperimento di primavera della Sardegna, durato poco) erano state a fine maggio Friuli Venezia Giulia, Molise e la stessa Sardegna. La settimana successiva era stata la volta Abruzzo, Liguria, Veneto e Umbria, mentre dal 14 giugno sono in bianco anche Lazio, Lombardia, Piemonte, Puglia, Emilia Romagna e Provincia di Trento. Quindi con il report della Cabina di Regia del 21 giugno sono state Sicilia, Marche, Toscana, Provincia di Bolzano, Calabria, Basilicata e Campania a entrare nella zona a minori restrizioni. Venerdi' scorso il turno della Val d'Aosta, con l'ordinanza che entra in vigore domani.

​​Variante Delta

Per frenare la variante Delta vanno quindi affrettate le vaccinazioni, soprattutto degli over 60. Ecco perché sempre più regioni stanno valutando di accelerare i richiami con la seconda dose di Astrazeneca visto che l'intervallo autorizzato è tra le 4 e le 12 settimane. Lo ha annunciato il Lazio, per tutti quelli che avevano il richiamo tra luglio e agosto, lo ha ribadito oggi l'Umbria: «abbiamo convocato il Cts regionale ed esamineremo la questione - dice l'assessore alla Sanità Luca Coletto - Stiamo valutando di anticipare la seconda dose in particolare per gli ultrasessantenni per contrastare un'eventuale diffusione della variante delta».

Una flessibilità che viene apprezzata dalla struttura di Figliuolo visto che lo stesso generale l'aveva auspicata nella lettera inviata alle Regioni il 3 giugno scorso. «Con l'approssimarsi della stagione estiva - scriveva - si chiede di attuare procedure flessibili di prenotazione della vaccinazione che consentano ai cittadini la definizione della tempistica vaccinale già dalla scelta della data della prima dose in modo da evitare, per quanto possibile, che la seconda coincida con i periodi di assenza dalle zone di residenza».

Tornano le zone rosse?

Contro la variante Delta il coordinatore del Comitato tecnico scientifico Franco Locatelli ha sottolineato la necessità che si potenzi il sequenziamento e il tracciamento ma ha anche ipotizzato il ritorno delle zone rosse. Possibilità che Forza Italia, con il presidente dei senatori Anna Maria Bernini, respinge al mittente: «preannunciare nuovi lockdown rischia di diventare un boomerang nel momento in cui l'Italia sta faticosamente ripartendo». Matteo Salvini, invece, se la prende con il presidente della Campania Vincenzo De Luca per l'ordinanza che conferma l'obbligo di mascherine anche all'aperto in tutta la regione. «Mentre l'Italia finalmente da lunedì si libera dalle mascherine all'aperto, in Campania il signor De Luca vuole continuare a imporle a tutti, unico nel Paese, insieme ad altri assurdi divieti. Da una parte ci sono la libertà, il buonsenso, il diritto al lavoro, dall'altra ci sono inspiegabili divieti e ideologia». 

 

image
image

Coronavirus Toscana, i dati del 25 giugno

Speranza in visita a Prato e Firenze

Lunedì 28 giugno il ministro della Salute, Roberto Speranza, sarà a Prato e a Firenze in visita presso alcuni centri vaccinali e strutture sanitarie della Toscana. Nell’occasione sarà accolto dai vertici istituzionali della Regione, il presidente Eugenio Giani e l’assessore alla sanità Simone Bezzini, da rappresentanti istituzionali del territorio, e incontrerà la direzione aziendale e gli operatori sanitari della Asl centro. La mattina, alle 9.30, il ministro Speranza sarà al Centro Pegaso di Prato (ex Creaf, in via Galcianese 34). A seguire si recherà all'ospedale “Santo Stefano” di Prato, in via Suor Niccolina Infermiera 20/22. La visita del ministro proseguirà in provincia di Firenze, dove, alle 11 si recherà all’hub allestito nei locali della Casa della Salute, in località Le Piagge (via dell’Osteria 18) e alle 12 al Centro di cure intermedie di Villa Donatello (angolo fra Piazzale Donatello e viale Giacomo Matteotti), a Firenze.

Le discoteche riaprono

Via libera del Comitato tecnico scientifico (Cts) alla riapertura in zona bianca delle discoteche, praticamente l'unica attività rimasta ancora chiusa in un'Italia che da lunedì, con la Valle d'Aosta che mancava all'appello, in base a un'ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza, sarà tutta 'bianca' e riaperta. Gli esperti nel parere che consegneranno al governo hanno però deciso che potranno aprire solo quelle all'aperto e non hanno indicato una data per la riapertura dei locali: ciò spetterà all'esecutivo Draghi. Nei giorni scorsi si è ipotizzata la prima decade di luglio, probabilmente il 10, il secondo weekend del mese. Il Cts ha anche fissato una serie di paletti: si potrà entrare in discoteca solo con il green pass (certificato di guarigione o di vaccinazione o tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti); andranno mantenuti i dati e i recapiti dei clienti per 14 giorni, in modo da consentire il tracciamento in caso di necessità, e gli ingressi saranno contingentati, massimo il 50% della capienza, dipendenti compresi.

La scuola

Il Cts, secondo quanto trapela, avrebbe discusso anche di scuola e dei protocolli in vista della riapertura a settembre, in particolare delle misure di distanziamento nelle classi. Su tutto incombe l'incognita della variante Delta, che potrebbe far rivedere i piani nelle prossime settimane o nei prossimi mesi.

Mascherina, Campania controcorrente. De Luca: "Se va avanti così lockdown a settembre"

Intanto in Campania il governatore Vincenzo De Luca vara provvedimenti più restrittivi di quelli nazionali - facoltà concessa alle Regioni -, in primis il mantenimento dell'obbligo di mascherina all'aperto «in ogni situazione in cui non possa essere garantito il distanziamento interpersonale o quando si configurino assembramenti o affollamenti», recita l'ordinanza. «Si tratta del 95% dei casi - spiega il governatore in diretta social -, in ogni luogo non isolato - nei centri urbani, nelle piazze, sui lungomari nelle ore e situazioni di affollamento - nonché nelle file, code, mercati o fiere ed altri eventi, o nei trasporti pubblici all'aperto quali traghetti, battelli, navi». Vietata inoltre la vendita di alcolici da asporto dopo le 22. De Luca ha deciso anche sulla base di una situazione preoccupante da lui stesso denunciata. «Se prosegue così la vaccinazione a Napoli andiamo verso un nuovo lockdown nel giro di pochi mesi, dopo settembre», avverte il presidente, «nel territorio della Asl Napoli 1 tra i tanti cittadini convocati per la seconda dose o anche la prima si sono presentati un numero limitatissimo, su 839 mila residenti e vaccinabili vi sono 317 mila mancate adesioni. È un dato non sostenibile».

Lazio, allarme vaccinazioni

È allarme anche nel Lazio per le vaccinazioni. «Bisogna correre più della variante Delta, ci servono 100 mila dosi di Pfizer entro luglio - dice l'assessore regionale alla Sanità Alessio D'Amato -, altrimenti dovremo spostare di una settimana le prenotazioni delle prime somministrazioni con Pfizer del periodo 11/15 luglio». Una buona notizia è che l'Agenzia europea del farmaco (Ema) ha dato il via libera alla produzione del vaccino Johnson&Johson ad Anagni (Frosinone), nel sito della Catalent. La decisione è operativa da subito. Intanto il green pass ha già raggiunto un sesto degli italiani. «Oggi è un bel giorno, abbiamo sorpassato i 10 milioni di certificati Covid verdi digitali - ha detto il ministro dell'Innovazione tecnologica Vittorio Colao - e dato una piccola dimostrazione che quando lavoriamo insieme e lavoriamo bene con degli obiettivi comuni, riusciamo a lavorare ai migliori livelli europei».

Nessuna regione è su soglia critica per terapie intensive

Nessuna Regione supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è 4%, sotto la soglia critica, con una diminuzione nel numero di persone ricoverate che passa da 504 (15/06/2021) a 362 (22/06/2021). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale scende ulteriormente (4%). Il numero di persone ricoverate in queste aree passa da 3.333 (15/06/2021) a 2.289 (22/06/2021). Tre Regioni, Molise, Puglia e Veneto, riportano una allerta di resilienza, nessuna riporta molteplici allerte. Si osserva una ulteriore diminuzione nel numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (2.407 vs 3.961 la settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l'attivita' di tracciamento dei contatti e' stabile (39,5% vs 40,3% la scorsa settimana). In calo la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (35,5% vs 37,4%). Infine, il 25,1% e' stato diagnosticato attraverso attivita' di screening.

Tutta Italia in zona bianca

L'Italia sarà interamente in zona bianca da lunedì 28 giugno. Come previsto, il monitoraggio di oggi non dovrebbe riservare sorprese e collocare anche la Val d'Aosta, unica regione rimasta in giallo, nella fascia a minori restrizioni. Questo perché oggi, nel consueto monitoraggio settimanale del venerdì, anche la piccola regione alpina raggiungerà il traguardo dei tre report consecutivi con l'incidenza sotto i 50 casi settimanali per centomila abitanti, avendo a oggi un'incidenza di 10 casi per centomila. Cancellato ormai il coprifuoco, lunedì sarà un giorno simbolico del cambio di fase: non solo tutte le Regioni in bianco, ma anche l'addio all'obbligo della mascherina all'aperto, dopo il parere del Cts e la relativa ordinanza del ministro Speranza.

L'estate, insomma, può iniziare, anche se con un occhio doverosamente attento a quello che accade negli altri Paesi, con l'incubo variante Delta e il rischio di una risalita dei contagi. L'ultimo report della Cabina di Regia, venerdì scorso, ha autorizzato Sicilia, Marche, Toscana, Provincia di Bolzano, Calabria, Basilicata e Campania a entrare nella zona a minori restrizioni. Avevano tutte una incidenza abbondantemente sotto i 50 casi per centomila abitanti, come hanno certificato i tre monitoraggi consecutivi. A inaugurare la zona bianca che sancisce il graduale ritorno alla normalità (dopo l'esperimento di primavera della Sardegna, durato poco) erano state a fine maggio Friuli Venezia Giulia, Molise e la stessa Sardegna. La settimana successiva era stata la volta Abruzzo, Liguria, Veneto e Umbria, mentre dal 14 giugno sono in bianco anche Lazio, Lombardia, Piemonte, Puglia, Emilia Romagna e Provincia di Trento. Ora il turno della Val d'Aosta.