La Spezia, 20 dicembre 2012 - Proseguono senza sosta le ricerche di Andrea Calevo, 30 anni, l'imprenditore spezzino sequestrato la notte di domenica scorsa, durante una rapina nella sua villa sulle colline di Lerici. 

CAUTO OTTIMISMO - "Il cerchio è un po' più definito - ha detto oggi il procuratore capo di Genova, Michele di Lecce, che resta cauto -.C'è ottimismo, ma non è detto che ci sia la soluzione del caso. E' ancora una questione di vita o di morte''. Non c'è ancora un'ipotesi univoca: ''Possono aprirsi degli spiragli e sinceramente non siamo al punto di partenza: ci sono vari vari scenari perché non ci sono indizi che ci portano in maniera unilaterale su una pista''.

LE ORE PRIMA DEL RAPIMENTO - Si continua a indagare "sui rapporti del rapito sia in ambito personale che professionale". L'attenzione si sposta sulle ore precedenti al rapimento. ''Sono importanti. Pare che abbia frequentato un locale della zona di Lerici''. Riflettori puntati anche sull'ultima telefonata: l'imprenditore avrebbe risposto al telefono poco prima di essere rapito. Poi sarebbe uscito da casa dopo aver detto alla madre ''torno tra poco''.

 

PERQUISIZIONI AL CAMPO NOMADI - Stamani intanto il Ros e i carabinieri dell'Arma territoriale hanno perquisito alcuni campi nomadi e le abitazioni di pregiudicati tra Sarzana (La Spezia) e Massa Carrara. Inoltre, è stata diffusa la notizia che anche il nucleo sommozzatori dei carabinieri di Genova prenderà parte alle ricerche di Calevo effettuando immersioni nel fiume Magra, dove è stata abbandonata la macchina dell'imprenditore dopo il sequestro.

 

SI CERCA UN BASISTA - I carabinieri sospettano la presenza di un basista, probabilmente italiano, che avrebbe spianato la strada alla banda che ha messo in atto il sequestro. In questo senso, e proprio ricostruendo le recenti frequentazioni di Andrea, ci sarebbero indizi importanti acquisiti nel corso delle indagini da parte dei carabinieri anche e soprattutto da tracce biologiche trovate sull'auto del sequestrato. Importanti sarebbero anche le tracce derivate dalle analisi delle celle telefoniche attive nella zona dello spezzino e sul confine tra Liguria e Toscana e l'azione di intelligence avviata sul territorio.

 

MISTERIOSO PERCORSO DELL'AUTO - L'auto di Calevo domenica sera non ha mai imboccato l'autostrada, come si pensava in un primo momento. La lettura del telepass, secondo la quale la macchina avrebbe preso l'A12 al casello di Sarzana per poi uscire a Viareggio e quindi tornare indietro verso la Spezia, è riferita a sabato e non a domenica.

LA MADRE: "SENTO CHE E' VIVO" - Intanto la villa di Lerici è avvolta dal silenzio. In casa i familiari attendono un qualsiasi segnale dai rapinatori. "Sento che è vivo", dice la madre, Sandra Podestà. E rinnova l'appello: ''Fateci sapere come sta''. "Siamo fiduciosi - commenta la sorella Laura Calevo, al citofono coi giornalisti - ma vorremmo un contatto".