SIena, 28 dicembre 2013 - L'assemblea dei soci di banca Mps ha approvato la proposta della Fondazione Mps di rinviare al terzo trimestre l'aumento di capitale. I favorevoli sono stati 82,04 % del capitale, i contrari 1,07%, gli astenuti 1,02%. Parere contrario dunque per l'aumento di capitale a gennaio proposto dal consiglio di amministrazione della banca: il 69,06%  dei presenti ha infatti espresso parere contrario, mentre i favorevoli si sono fermati al 27,71%.

PROFUMO: "SENZA AUMENTO LA BANCA SPARISCE DA SIENA" - ''Da dove arrivino i 3 miliardi mi interessa poco: se la banca e' ben gestita e arrivano i 3 miliardi resta a Siena'' altrimenti ''sparisce''. Cosi' il presidente di Mps, Alessandro Profumo, rispondendo al sindaco Bruno Valentini che si dice preoccupato dall'arrivo di capitali stranieri.

IL SINDACO "NON METTEREMO ALLA PORTA PROFUMO E VIOLA" - ''Credo che nessuno li mettera' alla porta: tocchera' a loro scegliere e decidere se credono ancora nel progetto che loro stessi hanno presdisposto''. Lo ha detto il sindaco di Siena, Bruno Valentini, in merito all'ipotesi dimissioni del vertice della banca rappresentata da Alessandro Profumo e Fabrizio Viola. ''E' vero che e' stato bocciato una parte del loro progetto ma la ristrutturazione e' stata approvata'', ha concluso.

MANSI: "NON CI SONO VINTI E VINCITORI" - ''Non ci sono ne' vinti ne' vincitori''. Lo ha ribadito Antonella Mansi, presidente della Fondazione Mps al termine dell'assemblea dell'istituto senese. ''Da tempo avrei voluto che questa situazione fosse 'spersonalizzata''' ha aggiunto ''perche' tutti dobbiamo avere grande attenzione per la banca''. ''Se qualcuno pensa che non c'e' stato un confronto tra noi sbaglia - ha proseguito rispondendo a chi le chiedeva perche' non si fosse trovata una mediazione -. Poi non sempre e' possibile trovare una mediazione. Ci sono legittime posizioni che talvolta possono non essere conciliabili''.

IERI ERA MANCATO IL QUORUM - Questa mattina il presidente dell'istituto di credito senese, Alessandro Profumo, ha dichiarato aperta l'assemblea straordinaria dei soci convocata per approvare l'aumento di capitale da 3 miliardi. Dopo che ieri mattina era mancato il quorum degli azionisti presenti (50,1%) richiesto dallo Statuto, dunque, oggi l'assemblea, alla quale sono presenti azionisti che rappresentano il 49,31% del capitale sociale entra nel merito della discussione e, soprattutto, discute della richiesta avanzata dalla Fondazione Mps, primo azionista con il 33,5% del capitale,  di rinviare l'aumento di capitale al secondo trimestre del 2014.

MANSI: "SEMPRE STATA SERENA" - "Serena? Io sempre" ha detto la presidente della Fondazione Mps, Antonella Mansi, salutando i giornalisti all'ingresso del centro congresso di viale Mazzini. "Oggi purtroppo esiste un'imprescindibile necessità dell'ente di badare alla propria sopravvivenza e questo è un fatto che noi amministratori non possiamo evidentemente dimenticare, è una nostra precisa responsabilità. Speriamo comunque che questo si possa conciliare ne tempo con gli interessi della banca". Ha aggiunto Antonella Mansi. Votare contro l'esecuzione dell'aumento a gennaio rinviandolo a maggio come chiede la Fondazione, è un atto di sfiducia contro il presidente della banca, Alessandro Profumo? "Non lo è mai stato l'ho precisato mille volte e lo preciso anche adesso", ha concluso la presidente.

RINVIO SULL'AUMENTO DI CAPITALE - Dopo la lettura degli adempimenti di legge il presidente di banca Mps ha dato la parola al notaio Mario Zanchi di leggere la proposta avanzata dalla Fondazione Mps di revocare la delega, già deliberata in precedenza, al cda di procedere ad un'aumento di capitale da 1 miliardo di euro da realizzarsi nell'arco di un quinquennio e senza diritto d'opzione. Contestualmente la Fondazione chiede anche il rinvio al secondo trimestre 2014 l'aumento di capitale da 3 miliardi necessario a rimborsare i 4 miliardi di Monti bond concessi dal Governo alla banca. Al termine della lettura è iniziata la discussione con gli interventi dei soci che avranno dieci minuti di tempo a disposizione ciascuno.

L'INTERVENTO DEL PRESIDENTE DELLA FONDAZIONE ANTONELLA MANSI - «Ci piace iniziare l'intervento ringraziando tutto il management e tutti i dipendenti dell'istituti per il duro lavoro svolto, soprattutto in questo anno molto difficile - con queste parole la presidente della Fondazione Mps Antonella Mansi ha iniziato il suo intervento all'assemblea dei soci di Rocca Salimbeni - che ha messo a dura prova la reputazione e la forza della banca più antica del mondo, che è anche il terzo gruppo bancario italiano». Un riconoscimento al lavoro dei montepaschini e anche del mangement, ma ciò detto Mansi ha ricordato rispondendo ad un parere legale diffuso dalla banca alla vigilia di Natale, che «dovere dell'azionista di riferimento - ammesso (e ne dubitiamo) che un dovere del genere esista - cede comunque il passo all'indiscutibile dovere che abbiamo come amministratori della Fondazione: detto in parole povere, non potete chiederci di far crollare proprio noi l'edificio che ci è stato affidato dalla legge». Per questo la presidente di Palazzo Sansedoni ha ribadito la necessità «sì di procedere all'aumento di capitale» ma di realizzarlo «solo a partire dal secondo trimestre». A questo punto la parola passa all'assemblea dei soci che dovrà votare tale proposta.

LA PAROLA ALL'AMMINISTRATORE DELEGATO FABRIZIO VIOLA - Con l'ultimo intervento si avvia a conclusione la discussione sulla proposta della Fondazione Mps di rinviare al secondo trimestre l'aumento di capitale da 3 miliardi di euro di banca Mps. Adesso ha preso la parola l'amministratore delegato Fabrizio Viola che sta rispondendo ai  circa trenta soci intervenuti. Dopodiché, terminata la replica del presidente Alessandro Profumo, si procederà al voto della proposta. Voto che, salvo sorprese, sarà favorevole visto che la stessa Fondazione rappresenta il 33,5% del capitale presente in assemblea e che per Statuto per l'approvazione  nelle assemblee in seconda convocazione è sufficiente un terzo degli aventi diritto. Quindi proprio la quota rappresentata ancora oggi da Palazzo Sansedoni.

LA DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE DELLA BANCA PROFUMO - "Qualcuno dice che mi dimetto? Queste sono decisioni che si assumono a sangue freddo e nelle sedi opportune. A metà gennaio avremo un cda e valuteremo cosa fare". Così Alessandro Profumo ha chiuso la ridda di voci apertesi venerdì dopo il rinvio dell' assemblea di ieri.