Siena, 1 luglio 2011 - E' morto il cavallo della Chiocciola, Messi, dopo l'incidente questa mattina al terzo giro della quarta prova, vinta da Valdimontone con il fantino Jonatan Bartoletti detto Scompiglio su  Lo Specialista.  Fatale la curva di San Martino: il baio di 6 anni ha urtato violentemente il bandierino, per una traiettoria sbagliata, riportando una lesione all'anteriore destro. E' stato soccorso e trasportato in una clinica veterinaria, dove è morto per choc circolatorio. E ora il ministro Brambilla rilancia: "Il Palio non è intoccabile. Credo - ha detto - che sia giunto il momento di sottoporre a un esame rigoroso il Palio di Siena e altre competizioni in cui creature viventi vengono sfruttate e rischiano la vita per il solo divertimento dell'uomo".

La Chiocciola non correrà il Palio di domani sera, ma i suoi contradaioli sfileranno listati a lutto. Saranno dunque nove e non dieci le contrade che si sfideranno domani alla Carriera in piazza del Campo. Il fantino Antonio Villella, detto Sgaibarre, è caduto a terra, riportando un trauma contusivo alla spalla.

Prova segnata anche dalla caduta dell'Oca: Giovanni Atzeni detto Tittia, ha battuto alla curva del Casato al primo giro: non paiono esserci conseguenze per Mississippi.

Subito soccorso e trasferito alla clinica del Ceppo, nonostante le immediate cure del caso, Messi non è sopravvissuto all'urto ed è morto presumibilmente per choc cardiocircolatorio.

Il Valdimontone ha superato nel terzo giro l'Istrice.

"Sono profondamente rattristata per l'ennesimo tragico incidente costato la vita a un cavallo durante le prove del Palio di Siena". Cosi' il ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla. "Da tempo - continua Brambilla - avevo lanciato l'allarme circa le condizioni di pericolosità per gli animali coinvolti in questa anacronistica manifestazione. Credo che sia giunto il momento di sottoporre ad un esame rigoroso questa ed altre competizioni in cui creature viventi vengono sfruttate e rischiano la vita per il solo divertimento dell'uomo. E il Palio di Siena, visto quello che accade ripetutamente, non può più considerarsi intoccabile". "Certamente - conclude il ministro - è stata una giusta decisione non candidarlo a diventare patrimonio dell'Unesco. Una decisione che avrebbe legato l'immagine del nostro Paese alla morte violenta di un altro cavallo innocente. Non è questa l'Italia che vogliamo fare conoscere al mondo".

 ''Può sembrare strano che lo dica un fiorentino, ma il Palio di Siena è una bellissima tradizione che consente a quella citta' di essere ben governata e l'attenzione che c'e' a Siena per i cavalli non c'è da altre parti. Sono assolutamente solidale con il sindaco Ceccuzzi''. Lo ha detto il sindaco di Firenze Matteo Renzi, rispondendo ai giornalisti che gli hanno chiesto un commento dopo l'incidente verificatosi oggi durante le prove del Palio che ha provocato la morte di un cavallo. Renzi ha risposto ai cronisti a margine di un seminario del Pd.

''L'incidente che questa mattina in piazza del Campo a Siena ha provocato la morte del cavallo della contrada della Chiocciola è stato una fatalità, ed è imbarazzante dover assistere all'ennesima levata di scudi polemica di chi tenta oramai da anni di far chiudere l'esperienza del Palio''. Lo scrive in una nota l'onorevole Luca Sani (Pd). ''I cavalli che le contrade utilizzano per correre il palio di Siena sono senza dubbio fra gli animali piu' accuditi e curati nell'intero Paese, ed è nota l'attenzione che viene loro riservata''.

''Purtroppo incidenti di questo tipo, per quanto spiacevoli, sono sempre possibili, ed è inutile prenderli a pretesto per giustificare la richiesta d'interruzione di una manifestazione storica come il Palio di Siena. Penso, infatti, che si giochi su tutt'altro terreno la partita fondamentale del benessere degli animali, a partire ad esempio dai controlli sulle condizioni degli allevamenti intensivi'', conclude Sani. 

''La tutela e la valorizzazione di una manifestazione secolare che si effettua senza soluzione di continuità dal 1632 e di cui abbiamo documentazione che risale fino all'anno 1238, appartiene innanzitutto alla citta' che la esprime, la fa vivere e la farà sempre vivere giorno dopo giorno, tutto l'anno, ma è anche un valore ed un patrimonio di tutta la nostra nazione''.  Cosi', informa una nota, il sindaco di Siena, Franco Ceccuzzi, interviene sull'incidente che è costato la vita al cavallo della Chiocciola.

''E' per questo che è compito di tutte le istituzioni italiane rispettare e difendere la Festa senese, così come ogni manifestazione che esprima la cultura, la storia, le tradizioni, la socialità dei nostri territori - sottolinea - L'intimità del Palio non puo' essere violata. La sua capacità di adattamento ai tempi e' sempre stata tale da riuscire a porre in essere tutti gli accorgimenti necessari a garantire il rispetto e la tutela di ogni essere vivente''.

I PRECEDENTI

 L'ultima volta che un cavallo è morto durante il Palio di Siena, avvenne non nelle prove, ma durante la gara, e quindi in diretta Rai. Era il 16 agosto 2004 quando il cavallo del Bruco, Amoroso, finì contro un colonnino, morendo sul colpo. Le immagini traumatizzarono l'opinione pubblica. Indignazione dal mondo degli animalisti, ma non solo. La morte del cavallo nel 2004 non fermò i festeggiamenti. Come l'anno prima, sempre un cavallo morto, sempre il 16 agosto. Il 2 luglio del 1990 era toccato a Gaucho, per l'urto violentissimo contro la curva di San Martino. Fu il primo cavallo a perdere la vita durante la corsa. Le cronache più recenti associano al Palio anche la morte di una persona, quando, nel 2010, un turista nel 2010 fu colpito in testa da una pietra staccatasi da un balcone.

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