PIER PAOLO CIUFFI
Cronaca

Se non dal male, liberateci dalla paura

Il commento

Pier Paolo Ciuffi

Pier Paolo Ciuffi

Firenze, 20 dicembre 2015 - La cronaca è feroce e nitida nel suo elencare, senza commento, ciò che non solo fa statistica, ma fa anche vita quotidiana. Peschiamo a caso dalle nostre edizioni locali (vale da Pistoia all’Umbria, da Pisa ad Arezzo). Due giorni fa una professoressa è stata attesa all’uscita di scuola, aggredita, trascinata e scippata. Nemmeno una settimana fa si è scoperto che altrove una baby gang angariava e derubava gli studenti che tornavano a casa sul bus. E, in un’altra città, altri tre giovinastri hanno minacciato per mesi i ragazzini di una media per estorcer loro telefonini e qaulche euro della paghetta.

Sono solo pochi esempi. Lasciamo poi perdere tutto il dolente e ormai insostenibile rosario di furti nelle case, di aggressioni – studiate. meticolosamente preparate – appeso al collo di commercianti o anziani soli. E’ cronaca, è quasi matematica: altro che smog, il peggior veleno che si respira è la paura. Pare finalmente che anche qualche alto esponente delle istituzioni (sempre pronto a dire che un conto è l’incidenza del crimine e un altro ne è la percezione da parte dei cittadini) si sia convertito all’evidenza dei numeri. Per forza. In alcune città come Prato il balzo, solo per i furti in casa, è stato di decine e decine di punti percentuali.

Quindi: lamentarsi a vuoto è poco pragmatico, riandare con nostalgie a polverose età dell’oro in cui se lasciavi le chiavi sul cruscotto eri certo di ritrovarle (con auto annessa) è inutile. E’ forse arrivato il momento di avere davvero più divise & uniformi in giro per la città (come chiedono migliaia di cittadini). Poliziotti, carabinieri o esercito, poco cambia. Stiano davanti alle scuole, nelle piazze. Non c’è solo il terrore dei jihadisti a far rabbrividire la gente. C’è un’altra paura: sottile, persistente come nebbia maligna: quella di incontrare – in casa o fuori, a qualsiasi ora – qualcuno pronto a spaccarti le ossa per pochi euro. E’ una paura di serie B?