Ponsacco (Pisa), 1 febbaio 2014 - Forza Ponsacco. Tutta la Toscana e l'Italia tifano per la cittadina in cui l'Era, il fiume che lambisce il centro abitato, ha rotto gli argini mandando sott'acqua una parte della città. E le autorità locali chiedono lo stato di emergenza. Mentre Pisa tira un sospiro di sollievo. Scene di panico a Ponsacco quando ieri mattina l'argine si è rotto su un fronte di venti metri. L'acqua ha invaso i campi e poi la città, arrivando oltre il metro d'altezza e portando con sé melma e fango. Sono circa trecento le persone sfollate a San Miniato, mentre in 1500 sono rimasti senza luce, gas e acqua. Una situazione molto difficile. E in tanti adesso sono in lacrime di fronte alle loro case assediate dal fango. "Abbiamo perso tutto", dicono singhiozzando. "Ho buttato via una vita intera, non so io nemmeno quanto", dice un anziano alle telecamere di Tgcom. 

Intanto a Pisa torna alla normalità l'Arno, dopo che ieri si era temuto per un'esondazione addirittura in città. I livelli scendono sensibilmente e nel tratto cittadino si tornano a vedere i camminamenti sugli argini, dopo che ieri erano stati sommersi dall'acqua. 

A Ponsacco è stata formata un'unità di crisi. La scuola Giusti è il centro nevralgico dei soccorsi. Qui è stata approntata una cucina dove potranno rifocillarsi i tanti soccorritori che arrivano a Ponsacco da ogni dove. Sempre nella scuola sono stati approntati trentacinque posti letto. 

Grande il lavoro dei vigili del fuoco, che hanno assistito la popolazione in ogni momento.

Nella zona oggi c'è la visita del presidente della Regione Enrico Rossi, che farà il punto della situazione sui danni con le autorità locali. Con lui anche il ministro dell'Istruzione Maria Chiara Carrozza. ''Voglio rendermi conto di persona - ha fatto sapere il ministro attraverso il suo portavoce - della situazione che si sta vivendo in questi luoghi e di che cosa c'e' bisogno''. L'esponente di governo insieme al presidente della Regione, Enrico Rossi, visitera' prima San Miniato, poi Ponsacco e infine sara' a Volterra.

Il ministro Carrozza ha inviato un tweet per un plauso ai soccorritori.

''Propongo un progetto nazionale di ricerca su monitoraggio e prevenzione delle condizioni idrogeologiche del territorio con tecnologie avanzate'', ha detto Carrozza.

ROSSI CHIEDE  STATO DI EMERGENZA: il presidente della Regione Enrico Rossi chiede lo stato di emergenza per la provincia di Pisa. "A San Miniato - ha detto Rossi - la Regione finanziera' con 2 milioni di euro un intervento di somma urgenza per la messa in sicurezza degli argini e il completamento dalla cassa d'espansione di Roffia. Oltre ad approvare la dichiarazione di stato d'emergenza per le zone colpite e alla legge per dare un sostegno immediato alle famiglie colpite, chiederemo al governo di mettere un po' di soldi per la sicurezza idraulica. Servirebbero almeno 2 miliardi, che potrebbero essere recuperati dal rientro dei capitali illegalmente esportati all'estero. Noi, in Toscana, con le sole nostre forze, dal 2010 ad oggi, abbiamo fatto interventi di prevenzione per 250 milioni. Se il presidente del Consiglio Letta ci desse una mano, nel 2014 potremmo fare investimenti per ulteriori 100 milioni".

''Quanto e' successo in questi giorni - ha aggiunto Carrozza - testimonia che serve un'alleanza tra ricerca, governo ed enti locali per affrontare il tema allo scopo di prevenire per uscire dalla logica
dell'emergenza''. Il ministro visitera' anche Ponsacco e Volterra.

E scatta la grande solidarietà da parte della Toscana. Molte associazioni di volontariato e la Croce rossa confluiscono a Ponsacco dove vengono distribuiti nella giornata di oggi generi di prima necessità. Rivivere quei momenti per la gente è difficile. Una ragazza è stata salvata dai vigili del fuoco: era rimasta sola in casa, intrappolata dall'ondata di piena. Altre persone si sono salvate grazie ai trattori, che con le loro ruote alte sono riusciti a farsi strada nelle strade invase dalla piena. 

Tutto il paese, anche quello rimasto all'asciutto, si è riunito per vedere i danni e per dare una mano a chi ha subito invece danni. "Era venuto giù come un mare, una cosa incredibile", racconta a Tgcom un ragazzo che ha vissuto gli attimi del dramma. 

Adesso il fiume fa meno paura, perché non piove più. Ma certo rimane la grande attenzione. L'argine rotto è lì, ma l'acqua non passa più perché l'ondata di piena è finita. Ma adesso ci sarà da riparare subito la ferita per non rischiare nuove alluvioni. Intanto il web si mobilita con messaggi d'affetto che arrivano da ogni dove. Un modo per far sentire meno soli gli abitanti di Ponsacco. Ecco cosa hanno scritto le persone su Twitter.