Pisa, 18 aprile 2014 - Centinaia di persone in corteo a Pisa per Zakir Hossain, l'uomo che domenica è stato ucciso con un pugno all'uscita dal lavoro. Molti i volti di persone immigrate. Più tardi la via Crucis si fermerà anche dove l'uomo, di origine bengalese, è stato aggredito nella notte tra domenica e lunedì, morendo in ospedale 36 ore dopo.

Al passaggio del corteo in corso Italia quasi tutti i negozi hanno abbassato le saracinesche o spento le luci in segno di lutto. La manifestazione si e' poi fermata qualche istante nel punto dove e' stato colpito Zakir e dove da ieri sono stati collocati numerosi mazzi di fiori. Il corteo si e' chiuso davanti alla prefettura. Il
prefetto Francesco Tagliente e' uscito e ha stretto al mano ai rappresentanti della comunita' bengalese.
L'ambasciatore del Bangladesh Shahdat Hossain ha incontrato il sindaco di Pisa Marco Filippeschi.

''La vostra comunita' - gli ha detto Filippeschi - ha avuto un atteggiamento intelligente e positivo,
ma ce lo aspettavamo, visto il rapporto piu' che positivo con la citta'. Un atto criminale non puo' minare questo rapporto''. Shahdat Hossain ha ringraziato ''Pisa per la solidarieta' e le indagini''.

Alessio Antonelli, sindaco di Cascina, dove abitano gli aggressori di Zakir Hossain, ha parlato di "gesto di insensata violenza che lascia stupiti, per la sua gratuita', per l'assoluta assenza di
ogni rispetto per l'altro". ''Siamo qui per Zakir, per i suoi familiari, i suoi amici - ha detto durante il corteo Marco Furfaro, della segreteria nazionale di Sinistra Ecologia Liberta' - Per portare a loro e all'intera citta' un
sentimento di vicinanza e affetto''

Intanto gli inquirenti hanno ricostruito l'accaduto attraverso le immagini di una serie di telecamere della zona: si vede l'uomo finire a terra, sbattendo la testa contro il muro, dopo essere stato colpito con un pugno in faccia da un aggressore accompagnato da alcuni amici. Trentaquattro anni, padre di tre figli, Hossain lavorava in un ristorante indiano da due anni.